Matteo Renzi
senza filtri nella lunga intervista rilasciata oggi, venerdì 28 agosto, ai microfoni di Repubblica. Il leader di Italia Viva ha annunciato libertà di voto in vista del referendum sul taglio dei parlamentari, prendendo le distanze da chi parla di attacco alla democrazia e da chi, come il Movimento 5 Stelle, parla di svolta storica. Per l’ex premier la riforma taglia sì i parlamentari, ma lascia intatti i problemi legati al bicameralismo perfetto.
Poi, passando alla legge elettorale, Renzi ha ammesso di preferire il maggioritario al proporzionale: «Noi proponiamo il modello del sindaco d’Italia: elezione diretta e maggioritario, più coerente con la nostra storia. Se però i dem e i grillini insistono sul modello tedesco, proporzionale, che ben si collega alle riflessioni di Goffredo Bettini, allora la riforma presenti anche – come in Germania – il superamento del bicameralismo paritario e la sfiducia costruttiva. Insomma: se si devono fare le riforme, facciamole bene». Renzi si è detto pronto a sbloccare i lavori della Commissione «se c’è una visione organica», invocando la necessità di una riforma costituzionale vera. Ma sul referendum non prende posizione: il numero di Iv non ha intenzione di “rivivere” la personalizzazione del 2016.
RENZI VS CONTE SUL MES: “LO PRENDA SE VUOLE FARE IL PREMIER”
Dopo aver dichiarato di non condividere l’alleanza strutturale tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, Matteo Renzi ha acceso i riflettori sulle imminenti elezioni regionali, lanciando un messaggio al trio Conte-Di Maio-Zingaretti: il leader Italia Viva suggerisce «di evitare la politicizzazione fatta in Umbria, dove la foto di Narni è stato un atto di masochismo».
Toscana, Campania e forse Marche al Centrosinistra, la previsione di Renzi, che è netto sul futuro dell’esecutivo giallorosso: «Da ottobre iniziano tempi durissimi. O c’è un esecutivo politico forte, come spero, o si farà strada l’ipotesi di un governo tecnico o di unità nazionale». Infine, il monito al premier Conte sul dossier fondo salva-Stati: «Torno al Mes: credo che Conte debba battere un colpo. Dire no al fondo è un suicidio per un Paese indebitato. Che stiamo aspettando? Dal Mes capiremo che vuol fare Conte da grande. Se chiede il Mes significa che vuole guidare l’Italia. Se non chiede il Mes, significa che vuole guidare solo i grillini. A lui la scelta».