Il comico e conduttore Andrea Pucci polemizza nei giorni in cui si sta svolgendo la “Festa dell’Unità” e si lamenta per il fatto che, in una estate tormentata da una impennata dai contagi, invece nel nostro Paese i teatri debbano ancora restare chiusi. Il 55enne cabarettista milanese, prossimo conduttore de “La Pupa e il Secchione” ha lanciato una frecciatina alla storica kermesse del Partito Democratico che, va detto, quest’anno si svolge come tutte le manifestazioni in tono minore e nel senso del distanziamento sociale. Per Pucci tuttavia, le Feste dell’Unità organizzate lungo la penisola esemplificherebbero bene il proverbiale ‘Due pesi, due misure’ lamentandosi appunto che invece teatri e cinema continuano a restare chiusi: “Speriamo che vi mordano tutte le zanzare che attirate hahahahahaah metto la risata per non mettere veramente ciò che penso” ha scritto con una battuta a onor del vero non proprio riuscitissima e che aveva un sottotesto che si concede a più interpretazioni.
ANDREA PUCCI, STILETTATA CONTRO LA FESTA DELL’UNITA’
Ad ogni modo, pur nella forma che è stata criticata da alcuni, il post di Andrea Pucci (che aveva in allegato uno screenshot della pagina social della Festa dell’Unità di Persiceto) ha sollevato un problema reale e ha avuto tanti apprezzamenti: il diretto interessato, dispiaciuto che teatri e cinema siano ancora costretti a rimanere vuoti, come pure le tante feste paesane agostane ‘affossate’ quest’anno dall’emergenza Coronavirus, non è nuovo a post sul tema. Infatti già in passato lo stesso Pucci aveva minacciato di aprire lui un teatro illegale “con tutti i posti vicini” se non fosse arrivato prima il via libera da parte delle istituzioni alla riapertura. Proposito quello del cabaretttista poi rimasto solamente sulla carta, anzi sui social, anche perché al momento una riapertura di questi luoghi pubblici in tutta la loro capienza purtroppo non è ancora all’ordine del giorno nel nostro Paese come in diverse altre parti d’Europa.