Una ragione per vivere e una per morire ha utilizzato set precedentemente impiegati anche da altri registi in Spagna (Almeria), tra i quali Sergio Leone per ‘C’era una volta il West’, la produzione delle case Sancrosiap, Terza Film, Europrodis Film, Corona Filmproducktion e Atlantida Film riesce a confezionare un ottimo film con mezzi economici limitati, eppure sapientemente la sinergia produttiva arruola un buon cast, la trama scorre bene, il film si lascia guardare senza sentire la polvere degli anni gravare nelle scene. All’epoca dell’uscita ‘Una ragione per vivere e una per morire’ non ricevette alcun encomio ma il cinema che conta non si è dimenticato di questo piccolo gioiello del genere Western che fu riproposto nel 2007 alla 64ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Bud Spencer protagonista del film
Una ragione per vivere e una per morire va in onda su Rete 4 per il pomeriggio di oggi, 1 settembre 2020, con inizio dalle ore 16.25. Dal 1972 ci giunge un Western di classe, una co-produzione importante nella quale Italia, Francia, Germania e Spagna congiuntamente hanno prodotto questa pellicola. Tonino Valeri alla regia, un cineasta che ha lavorato, bene, nell’ombra di Cinecittà uscendo definitivamente allo scoperto nel 1970 con ‘La ragazza di nome Giulio’, lanciando una meravigliosa Silvia Dioniso tra le stelle del cinema italiano, per poi incontrare prima Bud Spencer nel nostro ‘Una ragione per vivere e una per morire’, appena l’anno successivo invece dirigerà Terence Hill in ‘Il mio nome è Nessuno’, le loro prime pellicole al di fuori della coppia.
Quindi Bud Spencer in ‘Una ragione per vivere e una per morire’ ma il vero protagonista è un eroe della cinematografia Western di quegli anni, James Coburn che Sergio Leone ha voluto in ‘Giù la testa’, attore pratico nel girare film con cinturone al busto e cappellone sulla testa, l’anno dopo la nostra pellicola girerà ‘Pat Garrett e Billy Kid (Pat Garrett and Billy the Kid)’ diretto da Sam Peckinpah. Nel cast di ‘Una ragione per vivere e una per morire’ anche il tenente più amato dagli italiani d’allora, Telly ‘Kojak’ Savalas, talmente popolare nella serie del tenente di polizia da avere alcuni problemi a gestire un’immagine di attore diverso per il grande schermo.
Una ragione per vivere e una per morire, la trama del film
Ecco la trama di Una ragione per vivere e una per morire. Durante la Guerra di secessione americana, al colonnello Pembroke viene imputata la colpa di tradimento per non avere saputo mantenere saldo nelle mani della sua brigata Fort Holman.
Nelle fasi precedenti un possibile assedi, infatti, il colonnello Pembroke decide di abbandonare, senza combattere, il forte, da qui la causa di tradimento. In realtà, consapevole di una sanguinosa sconfitta, Pembroke volle risparmiare vite umane, sacrificando il suo onore, certo della sentenza, ma non sarà questa l’unica disgrazia per l’uomo.
Successivamente viene prima accusato di furto, in seguito dovrà scontare la condanna in cella con un banditucolo senza troppe pretese. I due vengono condotti ad un forte nordista e qui si profila la possibilità di vendicarsi: l’esercito yankee offre infatti al colonnello Pembroke alcuni uomini, condannati a morta, i quali possono essere utilizzati per tornare al suo forte di appartenenza e riconquistarlo.
Tutto ciò non sarà facile, ma, anche grazie all’astuzia di Eli Sampson, il gruppo riesce ad entrare nel forte, riconquistarlo, motivati anche dal fatto che Pembroke potrà rifarsi dell’umiliazione subita dal comandante del forte, il maggiore Ward, dal quale subì in passato ricatti. Come dire una ragione per vivere e una per morire!