«Questa del Viminale è una poltrona scomoda» ammette Luciana Lamorgese in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Repubblica. Il ministro dell’Interno ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus, ma non solo: accesi i riflettori su un’altra emergenza, quella dei migranti, con la ripresa di decine di sbarchi sulle coste italiane. Ma l’ex prefetto di Milano non ha dubbi: «Mi preme chiarire che, sebbene ci sia una tendenza in aumento degli sbarchi autonomi rispetto al 2019, i numeri attuali non rappresentano un’emergenza». La Lamorgese ha spiegato che le difficoltà sono di carattere logistico, in particolare per le misure di profilassi sanitaria stabilite per il coronavirus.
Positivo il giudizio sull’asse con la Tunisia – «le autorità tunisine hanno già impedito la partenza di oltre 4.500 persone» – Luciana Lamorgese è poi tornata sullo scontro tra Governo e Sicilia: «Il governo ha impugnato l’ordinanza della Regione siciliana che avrebbe voluto imporre la chiusura di tutti i centri di accoglienza: il Tar Sicilia ha accolto il nostro ricorso perché il provvedimento interferisce con la gestione del fenomeno migratorio che è materia di stretta ed esclusiva competenza statale. A Lampedusa tutti i migranti sono sottoposti al tampone: ne abbiamo fatti oltre 6500 in tutta la Sicilia. Per alleggerire la pressione sull’hotspot da settimane ci sono due navi traghetto adibite per la quarantena dei migranti che, con la conclusione del periodo di isolamento precedente, hanno potuto imbarcare circa 850 persone. In Sicilia operano a supporto delle forze di polizia 979 militari. I lampedusani e il sindaco Martello meritano il massimo dell’attenzione da parte di tutte le istituzioni perché sopportano un situazione davvero difficile».
E non è finita qui. Nella lunga intervista a Repubblica, Luciana Lamorgese ha annunciato che è pronto il nuovo decreto immigrazione: il ministro dell’Interno ha evidenziato che il testo è già stato trasmesso a Palazzo Chigi, frutto del lavoro svolto insieme alle forze di maggioranza. Intesa raggiunta, dunque, dopo settimane di discussione. Per quanto riguarda il dossier scuola-seggi elettorali, la Lamorgese ha ammesso che per settembre è stato impossibile spostare i seggi dalle aule, ma il Viminale è già al lavoro per individuare altre sedi in vista delle elezioni in programma nel 2021.