Benedetta Barzini, 77 anni, volto della moda internazionale degli anni Sessanta, è intervenuta in qualità di ospite a “C’è Tempo per…” nel salotto televisivo di Anna Falchi e Beppe Convertini. Quando è stata notata per la prima volta da Vogue America (finì nel 1963 sulla copertina della rivista), lei non comprese la portata di ciò che le stava accadendo. “Ho un’occasione, pensai: affrontiamola. Ho cercato di fare del mio meglio. Le star del cinema erano le vere icone un tempo, le top model all’epoca non lo erano”. Poi, l’esame a tre figure storiche di moda e musica: “Coco Chanel? È il buon esempio della persona che arriva al momento giusto. Ha saputo capire che era il tempo di passare dai cappellini strampalati a una visione verticale, in quanto anche in verticale andava l’edilizia della città, con i grattacieli. Jackie Kennedy? Era algida, perfetta, molto padrona di sé. Lei si sentiva molto francese nei gusti e nei modi e c’era un po’ di contrasto in lei. Madonna? Non do mai dei giudizi, mi sembra una persona estremamente coraggiosa, molto preparata, bravissima. Ha mandato delle visioni importanti, alcune anche provocatorie”.
BENEDETTA BARZINI: “OGGI INSEGNO ALL’UNIVERSITÀ”
Oggi Benedetta Barzini tiene dei corsi di moda all’università. “Per farlo mi sono messa a studiare tutte le altre materie – ha dichiarato –: architettura, politica, religione, in quanto la moda viene influenzata da tutte queste componenti”. Di fronte al tempo che passa non bisogna avere coraggio: “È naturalità, la vecchiaia ti regala delle cose meravigliose. Non bisogna lasciarsi influenzare dai pregiudizi della società”. Nel periodo della sua carriera c’era lo stereotipo della mancanza di consapevolezza da parte delle donne: “È più facile lamentarsi del noto che affrontare l’ignoto. Questo manca ancora oggi nelle donne, che subiscono tantissimo l’influenza del marketing”. Nel film del figlio, Beniamino Barrese, “La scomparsa di mia madre”, lei recita il ruolo da protagonista, affrontando anche con coraggio il tema della morte: “Per me significa ricominciare una nuova vita da un’altra parte, lasciando questa dimensione”.