Con il Coronavirus non si scherza. O meglio, sul Coronavirus non si scherza. Neppure a scuola. Sono rigidissime e severissime le regole che le scuole inglesi hanno inteso adottare contemporaneamente alla loro riapertura, per far sì che gli studenti rispettassero le disposizioni anti-contagio e non prendessero alla leggera l’effettivo rischio presente in tutto il mondo in merito alla pandemia di Covid-19. In particolare, come rivela il sito d’informazione Dagospia, una delle politiche di comportamento maggiormente punitive e penalizzanti per gli allievi indisciplinati è stata introdotta dall’Ark Alexandra Academy di Hastings, nell’East Sussex, che vieta persino le battute ironiche sul virus. “I seguenti comportamenti possono comportare una sospensione a tempo determinato: tosse o starnuti finti; commenti o dichiarazioni umoristiche e inappropriate relativi al Coronavirus; contatto fisico intenzionale con qualsiasi altra persona; ripetuta incapacità di seguire le istruzioni”.
SCUOLA: IN INGHILTERRA OBBLIGATORIO LAVARE TUTTI I GIORNI LE UNIFORMI
Non si tratta dell’unico esempio di regole restrittive adottate nel Regno Unito: anche la Byron Academy di Acton, nel est London, ha inteso intervenire a tal proposito. “Alcuni comportamenti (ad esempio tossire deliberatamente su un’altra persona) che prima erano semplicemente antisociali, ora sono estremamente gravi. Un alunno che ignora o rifiuta volontariamente di seguire le istruzioni relative alla routine igieniche e al distanziamento sociale potrebbe essere sospeso e rimandato a casa”. Inoltre, Oltremanica la maggior parte delle scuole richiede che le uniformi vengano lavate giornalmente, mentre gli studenti non devono indossare le cravatte per evitare la diffusione del virus. “In molte scuole – scrive Dagospia – si pranzerà ognuno al proprio banco, libri e borse vengono vietate in molte aree e i genitori vengono invitati a dare ai figli bottiglie d’acqua personali. Alcune scuole hanno anche acquistato bicchieri di plastica di forma conica in modo che dopo l’utilizzo non vengono abbandonati, ma immediatamente gettati”.