L’inizio del mese è coinciso con l’avvio dei test di ingresso per le Università. Dopo la prova dello scorso lunedì che ha visto coinvolti gli aspiranti veterinari, domani sarà la volta del test di Medicina. Si tratterà di una prova del tutto rivoluzionata ed in versione anti-Covid – dalla sede “sotto casa” all’uso delle mascherine – che tuttavia ha posto l’accento sui candidati attualmente in quarantena perchè entrati in contatto con persone positive al Coronavirus o in isolamento per la loro stessa positività al virus. Un problema che tuttavia ha chiamato in causa anche il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi. Quest’ultimo, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, a margine di Esof2020 rispondendo alla domanda se fossero state individuate soluzioni alternative per le aspiranti matricole che domani non potranno sostenere il test di ingresso: “Questo è un tema molto delicato dal punto di vista giuridico”, ha esordito il ministro replicando ai giornalisti. “E’ all’attenzione del Governo, stiamo valutando tutte le opzioni”, ha proseguito.
TEST MEDICINA, ESCLUSO CHI È IN QUARANTENA: INTERVIENE IL MINISTRO MANFREDI
Qual è quindi il destino degli aspiranti camici bianchi attualmente in quarantena ma che in vista del test di ingresso in programma domani non potranno prendere parte alla prova? “Facciamo domani i test per la maggioranza dei ragazzi, poi valuteremo queste situazioni particolari”. Nessuna soluzione, dunque, al momento sarebbe stata individuata. Tuttavia, si rischia di andare incontro verso una situazione che aprirebbe la strada ad una ondata di ricorsi dal momento che potrebbe essere data la possibilità a questi ragazzi di fare il test più avanti dando quindi loro la possibilità di prepararsi per maggiore tempo. Ricordiamo che i candidati sono oltre 66 mila ma ci sarà spazio solo per uno su cinque di loro. Inoltre, al fine di limitare il più possibile gli spostamenti e quindi il rischio contagi, lo stesso Ministero ha precisato che la sede d’esame non sarà quella scelta dai candidati in caso di ammissione bensì la più vicina all’indirizzo di residenza.