Tanto tuonò che piovve, si potrebbe dire in questo caso anche se ridurre questa telenovela estiva a una semplice querelle dall’esito scontato sarebbe riduttivo. Lionel Messi resta al Barcellona, con una decisione a sorpresa ma che la logica suggeriva sin dall’inizio: ora resta da capire se la permanenza della Pulce in Catalogna assumerà le fattezze di un lungo addio che si consumerà lentamente fino all’estate 2021 o se il ripensamento del numero 10 sia il preambolo a una pace armata e magari a una rivoluzione dalle fondamenta del club culé. “Ho detto da un anno a Bartomeu che volevo andarmene: credevo che fosse ora di farmi da parte e che avessero bisogno di gente giovane” ha ammesso in una intervista concessa in esclusiva a Goal.com, spiegando che per lui gli ultimi 12 mesi sono stati difficili e che sulla sua volontà di andare via non c’entra nulla la débacle col Bayern Monaco.
“Però la gestione di Bartomeu è stata disastrosa: lui era al corrente e mi ha sempre detto che a fine stagione avrei potuto decidere se andare via o restare, ma alla fine non ha mantenuto la parola data” ha aggiunto Messi nella lunga intervista a Goal.com con una dichiarazione che sembra segnare il destino (comunque già di suo segnato…) del numero uno dei blaugrana, confessando pure che in casa sua sono state versate molte lacrime quando ha parlato per la prima volta della sua decisione di lasciare Barcellona. E ora? Il futuro è tutto da scrivere ma l’impressione è che una voce importante in capitolo, nella storia del Barça come ovviamente in quella sua personale, l’avrà lo stesso sei volte Pallone d’Oro… (agg. di R. G. Flore)
CLAMOROSO DIETRO FRONT, “MAI IN CAUSA COL CLUB DELLA MIA VITA”
Clamorosa svolta nel caso Lionel Messi-Barcellona: in un’intervista rilasciata ai microfoni di Goal.com, la Pulce d’Oro ha annunciato la sua permanenza in blaugrana. Dopo giorni di scontro totale, con tanto di minaccia di finire in tribunale, l’attaccante argentino ha deciso di rimanere in Catalogna per un’altra stagione. «Resto al Barcellona», le parole del 10 blaugrana: «Non andrei mai in tribunale contro il club della mia vita». Messi ha poi aggiunto: «Questione di soldi? Ogni anno potevo andarmene e guadagnare più soldi che a Barcellona. Ho sempre detto che questa era casa mia ed è quello che sentito e che provo adesso». «È stato un anno molto duro, ho sofferto molto in allenamento, in partita e nello spogliatoio», ha evidenziato il fuoriclasse argentino, che ha poi messo nel mirino la società: «Non c’è un progetto da diverso tempo, si destreggiano e tappano i buchi con il passare degli eventi». Atteso a stretto giro di posta un comunicato del club. (Aggiornamento di MB)
MESSI-BARCELLONA, NUOVO CAPITOLO DELLO SCONTRO
Nuovo capitolo della guerra tra Lionel Messi e il Barcellona. Pochi istanti fa è arrivata una nota di Lionel Messi, ma nessuna decisione definitiva è stata presa. Anzi, lo scontro prosegue senza esclusione di colpi: il padre della Pulce d’Oro ha ribadito di non considerare più valida la clausola risolutiva da 700 milioni di euro cui continua ad appellarsi il Barcellona, spalleggiato dalla Liga. «Non sappiamo quale contratto sia stato analizzato e su quali basi si sostiene che il suddetto preveda una clausola risolutiva applicabile nel caso il giocatore decida di risolvere tale vincolo in maniera unilaterale», si legge nel comunicato: «Tale indennizzo (700 milioni di euro, ndr) non sarà applicato nel momento in cui la risoluzione del contratto richiesta dal giocatore avvenga al termine della stagione sportiva 2019-2020». (Aggiornamento di MB)
LE ULTIME SUL CASO MESSI
Dopo tanto rumore, Leo Messi potrebbe effettivamente non andare via dal Barcellona e rimanere un altro anno. Su questo punta il presidente Josep Bartomeu, che fa gli interessi del suo club ma in questo momento è diventato il principale antagonista della Pulce, anzi verosimilmente il motivo per il quale il capitano vuole clamorosamente lasciare i blaugrana. Al punto da aver esplicitamente affermato di essere pronto alle dimissioni, se questo vorrà dire trattenere il giocatore simbolo della sua società; intanto però di acqua sotto i ponti ne è passata, e papà Jorge (che cura gli interessi del figlio) è comparso sullo scacchiere facendo le sue mosse. Dall’incontro di ieri sera si era usciti con un “Messi probabilmente andrà via”; oggi però le parti si rivedono e le cose potrebbero essere diverse, e lo stesso padre/agente ha parlato a Deportes Cuatro rispondendo affermativamente alla domanda se ci siano le basi perché Leo resti a Barcellona almeno per un altro anno. La partenza insomma sarebbe soltanto rimandata; a questo punto però bisogna anche provare a capire perché, dopo tutto, Messi potrebbe non muoversi.
LEO MESSI RESTA AL BARCELLONA?
Il punto sta nel contratto: secondo le analisi di Francisco Aguilar, giornalista di El Mundo, Messi e il suo entourage avrebbero letto in maniera troppo ottimistica la possibilità di lasciare il Barcellona a parametro zero nel corso dell’estate, evitando così di pagare i 700 milioni della clausola rescissoria. E’ lo snodo centrale: il Barcellona aveva immediatamente fatto sapere come i termini di quel comma fossero scaduti, Leo e Jorge invece hanno puntato su questa eventualità e, più passavano i giorni, meno la società era disposta a trattare su quella base. Venendo meno una rescissione, è chiaro che le possibilità di acquistare Messi diventino minime; certamente si potrebbe ancora fare leva sul suo desiderio di cambiare aria, ma poche squadre sarebbero disposte ad arrivare a quella battaglia legale che Bartomeu ha già minacciato di voler intraprendere. E allora, Messi potrebbe anche modificare il suo pensiero: restare al Barcellona fino al 2021, quando effettivamente l’accordo con i catalani scadrà e lui sarà del tutto libero, questa volta in via ufficiale e senza possibili inghippi, di firmare con il club che più desideri. Su questo allora deve puntare Bartomeu nell’immediato, senza pensare troppo al futuro che vada oltre il prossimo anno.
In un anno infatti possono cambiare tante cose: Messi si troverebbe a giocare in un Barcellona privato anche di Luis Suarez, sempre con Antoine Griezmann al suo fianco e con una rivoluzione in atto. Ronald Koeman intanto ha assegnato la fascia di capitano a Gerard Piqué, pronto a fare un passo indietro – lui come il difensore – qualora Leo resti; al netto di questo, non è affatto escluso che il Barcellona possa andare incontro a una stagione trionfale e che l’argentino ritrovi se stesso, il sorriso e la voglia di chiudere la carriera con la maglia blaugrana. Nel calcio i destini dei calciatori e delle società possono cambiare in un paio di settimane, figurarsi in tutta una stagione; ecco perché il Barcellona proverà a stringere i denti e tenere botta, perché sa che convincere oggi Messi (magari anche attraverso uno scontro o una sorta di coercizione) e vincere la battaglia potrebbe voler dire avere in mano anche la guerra. Su questo ad ogni modo non ci sono certezze: anche noi non possiamo fare altro che aspettare eventuali sviluppi, in un senso o nell’altro, nella grande telenovela dell’estate.