Svolta su Autostrade per l’Italia, seppur ancora non si possa parlare di trattativa finita per lo scorporo di Aspi e la formazione di una newco con partecipata pubblica di Cassa Depositi e Prestiti: dopo la mossa del Governo Conte lo scorso 15 luglio, la lunga trattativa con i Benetton (maggiorenti dentro Atlantia, che ha le quote maggiori di Aspi) oggi il consiglio di amministrazione di Atlantia ha dato il via libera alla formazione della nuova società in cui dovrà confluire l’88% di Autostrade per l’Italia (ovvero le quote in suo possesso, ndr). La newco si chiamerà “Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A.” e dovrebbe partecipare, secondo gli accordi con Mit e Governo, Cdp per poter consentire l’aumento di capitale diretto: in primis, questa nuova compagnia dovrebbe essere funzionale alla scissione di Aspi da Atlantia ma in un secondo momento – rivela il Ministero delle Finanze oggi pomeriggio – si dovrebbe arrivare anche alla quotazione di Borsa. L’ok del cda Atlantia arriva mentre in commissione alla Camera proprio sul dossier Autostrade, il Ministro Gualtieri commentava così «Il negoziato tra la Cassa e Atlantia è complesso e delicato anche alla luce della circostanza che Atlantia ha proposto strutture dell’operazione alternative».
NUOVA AUTOSTRADE: I DETTAGLI DELLA NEWCO
Lo stesso Gualtieri ha poi spiegato ai deputati di essere comunque fiducioso sulla cessione di Aspi da parte di Atlantia direttamente sul mercato: l’ipotesi viene confermata dalla holding controllata dalla Famiglia Benetton, nel caso alternativo allo scorporo e successiva quotazione. «L’ipotesi di vendita diretta dell’intera quota dell’88% detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia S.p.A permane quale alternativa all’operazione di scissione come già annunciato nel comunicato del 4 agosto 2020», si legge infatti nel comunicato successivo al cda di Atlantia. Gualtieri smentisce l’imminenza di un accordo “semplice” tra Governo, Cdp e Autostrade per l’Italia, e rilancia «è in via di definizione un’operazione di mercato con il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti cui verrà trasferito il controllo di Aspi […]. Sono moderatamente fiducioso che si arriverà ad una soluzione ma questo dipende dal negoziato. Sono fiducioso ma anche prudente in qualsiasi valutazione». La costituzione della newco, conclude Atlantia, «è funzionale al progetto di scissione parziale e proporzionale e successiva quotazione in Borsa. L’ipotesi di vendita diretta della quota di 88% detenuta da Atlantia in Aspi rimane come alternativa all’operazione di scissione». Di contro Gualtieri ha poi chiarito come il Governo abbia «fiducia in Cdp, sta conducendo il negoziato in autonomia. Se l’operazione andrà a buon fine – afferma il Mef davanti alla Commissione di vigilanza su Cdp – consentirà l’ammodernamento di un infrastruttura strategica del Paese».