Nuova sfuriata di Aurelio De Laurentiis. Stavolta nel mirino del presidente del Napoli finisce Radio Kiss Kiss, la radio ufficiale del club partenopeo. Questo almeno fino al momento dell’attacco del patron partenopeo, che nel corso dell’intervista si è lasciato andare ad una durissima invettiva contro l’editore dell’emittente radiofonica, accusandolo di avere una “linea provinciale” per raccontare il Napoli calcio. «Poi magari chiediamo ai giornalisti e agli impiegati più importanti, ai creativi di Radio Kiss Kiss che mi ascoltano di venire a lavorare per noi visto che la loro radio è una piccola radio provinciale che non ha mai voluto accettare di raccontare il Napoli sul piano nazionale», ha dichiarato De Laurentiis. Il conduttore radiofonico De Maggio allora ha provato a spegnere sul nascere la questione, provando a convincere il presidente del Napoli ad affrontare la questione in privato, ma il suo ospite non ne ha voluto proprio sapere. «Che ne vuoi parlare in privato, figlio mio, io mi sono bello che rotto le palle», la replica.
DE LAURENTIIS “RADIO KISS KISS NON ASCOLTATA NEPPURE IN ITALIA”
Un fiume in piena Aurelio De Laurentiis, e ci mette poco a straripare. «Sai perché? Perché questo è veramente un calcio di disistima in bocca ai napoletani. I napoletani sono protagonisti del mondo. Io ho 83 milioni di tifosi solo nel mondo occidentale e il tuo editore si ostina a fare una radio che non viene sentita nemmeno in Italia, abbi pazienza», ha proseguito il presidente del Napoli. De Maggio allora gli ha ricordato che sono in diretta, ma De Laurentiis se ne è letteralmente infischiato: «Siamo in diretta e io dico basta, che con Radio Kiss Kiss non ci voglio più lavorare. E’ molto semplice. Per cui se ne facesse una ragione l’editore, questa è l’ultima mia intervista su Radio Kiss Kiss». Non è tardata ad arrivare la replica dell’emittente in un comunicato in cui si stigmatizza l’intervento andato in onda, parlando di «apodittiche e gratuite aggettivazioni», oltre che di «volgari insinuazioni» che «palesano una chiara mancanza di rispetto per l’intera categoria dei giornalisti».
DE LAURENTIIS “RADIO KISS KISS NON DA NAPOLI”
Così è partito il botta e risposta a distanza tra Aurelio De Laurentiis e Radio Kiss Kiss. La redazione ha espresso «solidarietà e immutata stima nei confronti dell’Editrice, fatta oggetto di gratuito, ingiustificato e poco elegante attacco personale». Poi è arrivata la controreplica del presidente del Napoli. «Non hanno capito nulla, la mia questione è rivolta ai suoi editori, i signori Niespolo, io ci metto tanto, spendendo centinaia di migliaia di euro per avere indagini Nielsen con 83 milioni di tifosi azzurri e 15 solo negli Usa e Canada ed io devo avere la violenza di non mandare a livello nazionale il ritiro e le interviste?», ha dichiarato durante la conferenza stampa di chiusura del ritiro di Castel di Sangro. De Laurentiis ha fatto poi l’esempio dell’intervista di Osimhen, costato 80 milioni di euro. «Perché devo dirlo solo alla Campania e non al tifoso del Napoli di Milano o Bologna? Allora ve l’ho detto con le buone, sono tre anni e non lo volete capire e allora dico mi avete stancato, non potete essere da Napoli».