Va in onda oggi, giovedì 10 settembre, in prima serata su Rai 2, “Io tu noi: Lucio“, il docufilm diretto da Giorgio Verdelli dedicato a Lucio Battisti. E tra le tante personalità che forniranno il loro punto di vista sull’amatissimo cantante ci sarà anche Mara Maionchi. La produttrice discografica ha infatti avuto l’opportunità di lavorare da vicino insieme a lui: il suo primo lavoro nell’industria discografica fu infatti quello di ufficio stampa per l’etichetta Numero Uno. Nel booklet originale di “Masters Volume 2”, la Maionchi raccontò: “Dedicava moltissimo tempo alla produzione. Aveva uno studiolo in casa e lavorava molto per consegnare a Mogol un prodotto grezzo ma raffinato al tempo stesso; quando il pezzo arrivava nelle mani di Mogol la canzone era molto ben focalizzata, bisognava solo sostituire il finto inglese con le parole giuste”.
MARA MAIONCHI: “LUCIO BATTISTA NON ERA ANTIPATICO”
Gli elogi di Mara Maionchi nei confronti di Lucio Battisti non sono finiti: “Anche nel canto fu un innovatore, in controtendenza con il belcanto tradizionale. Lui era un vero rivoluzionario. Si ispirava alla musica nera ma anche ai Beatles, ed in Italia è stato l’unico che ne ha colto l’essenza e l’ha coniugata con la musica italiana, trovando nuove forme di metrica ed espressione”. La Maionchi ha poi negato che Lucio Battisti fosse antipatico, era solo schivo: “Era una persona molto simpatica, molto piacevole. Ciò che mi ha sempre colpito di lui è che avesse una logica di pensiero semplice e nel contempo spaventosamente lucida. Ha vissuto una vita normale intorno al suo grande successo discografico, e non si è fatto attrarre dal gossip e dalla mondanità”. Quali altri dettagli fornirà la Maionchi nel docufilm “Io tu noi: Lucio”.