Giampiero Mughini ha voluto dire la sua sulla vicenda del povero Willy, il 21enne di Colleferro ucciso dopo essere stato massacrato di botte da quattro ragazzi. Scrivendo a Dagospia, il noto tifoso della Juventus ha spiegato: “E’ morto un italiano di 21 anni di pelle nera, quattro energumeni siano stati indicati dai testimoni mentre picchiavano e picchiavano e picchiavano, che esiste un video in cui due di questi 4 bastardi se la ridevano per quello che avevano fatto. Di sicuro c’è che due di questi quattro erano degli esperti di arti marziali e che un terzo era una cintura nera di judo”. Le parole di Mughini sono giunte dopo che negli ultimi giorni, subito dopo la tragedia, molti hanno chiesto che vengano chiuse certe palestre, come ad esempio fatto dal giornalista direttore de La Stampa Massimo Giannini, “Punite i due esaltati energumeni che lo hanno massacrato – ha scritto – vogliamo bandire certe discipline “marziali” e chiudere le relative palestre?”.
COLLEFERRO, MUGHINI: “UN PEZZO DI M CHE NON C’ENTRA NULLA CON LO SPORT”
“Ed ecco che qualcuno che non conosce l’arte del silenzio di fronte all’innominabile di una tragedia e di una morte – replica Mughini, senza comunque citare mai Giannini – invita a chiudere le palestre dove vengono insegnate le arti marziali”. E ancora: “Le arti marziali sono arti della difesa e meglio ancora della difesa di chi è apparentemente più debole, più fisicamente esiguo”. Mughini non considera i due che hanno pestato Willy dei campioni di arti marziali: “Ma state scherzando – commenta – un orientale di quelli che le hanno inventate le arti marziali vi querelerebbe a causa di una tale affermazione”. Il giornalista parla di “bestie”, di “poveri zoticoni che già prima facevano i bulli in una cittadina provincia”. Quindi la conclusione della sua disamina è eloquente: “Chi va in palestra può essere un pezzo di merda e arrivare al punto di avventarsi in tanti contro uno già disfatto e agonizzante per terra. Ma che cosa ha a che vedere un tal pezzo di merda con lo sport?”.