Marc Hirschi ha vinto la dodicesima tappa Chauvigny-Sarran Corrèze del Tour de France 2020 e questo successo è la consacrazione dello straordinario talento del giovane svizzero della Sunweb, campione del Mondo Under 23 a Innsbruck 2018. Hirschi è stato secondo a Nizza nella seconda tappa alle spalle di Julian Alaphilippe, è stato all’attacco da solo per gran parte del tappone pirenaico di domenica e infine ha chiuso al terzo posto alle spalle di Tadej Pogacar e Primoz Roglic perdendo solo in volata dopo essere stato ripreso in vista del traguardo, oggi ha fatto un numero impressionante sulla salita del Suc au May e nessuno lo ha più visto. Hirschi si è aggiunto ai suoi due compagni di squadra che per primi erano andati all’attacco, ha allungato e nessuno ha potuto contrastarlo, anche se fra chi aveva attaccato c’era gente del livello di Julian Alaphilippe e Maximilian Schachmann. Oggi però la copertina va per intero al solo Marc Hirschi: 30 km circa tutto da solo sui saliscendi del Massiccio Centrale, dove il giovane elvetico ha dimostrato di essere il più forte di oggi al Tour de France 2020. Aveva già sfiorato per due volte la vittoria, prima grande affermazione fra i professionisti: oggi però gli è riuscita un’impresa che ci ricorderemo a lungo. Secondo Pierre Rolland a 47″, terzo a 52″ Soren Kragh Andersen che completa la festa della Sunweb. Alla fine invece nulla è successo fra i big, che sono arivati al traguardo tutti insieme. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FINALE INCERTISSIMO
Meno di 40 km all’arrivo, siamo ormai nelle fasi decisive della diretta della dodicesima tappa del Tour de France 2020, nella quale gli ultimi due uomini della fuga della prima ora a cedere sono stati Imanol Erviti (Movistar) e Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), mentre i quattro loro ormai ex compagni di avventura avevano dovuto alzare già prima bandiera bianca. Bravi Asgreen ed Erviti, definitivamente ripresi quando si è mosso il tandem della Sunweb composto da Tiesj Benoot e Soren Kragh Andersen, seguiti poi da Marc Soler – primo al Gpm della Côte de la Croix du Pey – e da altri corridori fra i quali anche il nostro Alessandro De Marchi, quando c’è ancora tanto da faticare, tra cui l’ultima salita verso il Suc au May, che metterà in palio pure secondi di abbuono che a questo punto potrebbero fare gola anche ai big. Fallita (o quasi) la fuga da lontano, ecco che l’epilogo di questa 12^ tappa del Tour de France 2020 potrebbe vedere in azione in prima persona anche gli uomini più attesi sulla strada verso Parigi. Sarà di conseguenza un finale tutto da vivere: non a caso, a fare l’andatura in testa al gruppo c’è la Jumbo-Visma della maglia gialla Primoz Roglic… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE IL TOUR DE FRANCE (12^ TAPPA)
Per seguire il Tour de France 2020 in diretta tv, ci sarà una amplissima copertura live sulla Rai e su Eurosport: in chiaro, il canale di riferimento sarà oggi Rai Due, la dodicesima tappa Chauvigny-Sarran Corrèze sarà infatti trasmessa a partire già dalle ore 14.00 sul canale generalista della televisione di Stato italiana (preceduta da una anteprima dalle ore 13.00 su Rai Sport + HD), per garantire molte ore di trasmissione anche per la frazione odierna con la telecronaca di Francesco Pancani e Marco Saligari. Il Tour de France sarà inoltre visibile anche su Eurosport, canale disponibile tuttavia solamente per gli abbonati. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore oggi pomeriggio, ma non volesse perdere le emozioni della Grande Boucle, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, gratuita per tutti sul sito o l’applicazione di Rai Play, per gli abbonati tramite Eurosport Player. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Grande Boucle: il sito www.letour.fr, la pagina Facebook Le Tour de France e il profilo Twitter @LeTour. CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING DEL TOUR DE FRANCE SU RAI PLAY
IL GRUPPO RECUPERA
Sei uomini al comando della corsa, ma il gruppo concede ben poco spazio: questo è il quadro della situazione nella diretta della dodicesima tappa del Tour de France 2020 quando mancano poco meno di 80 km all’arrivo della frazione più lunga di questa edizione della Grande Boucle. Ricordiamo allora che al comando troviamo Imanol Erviti (Movistar), Max Walscheid (NTT), Luis Leon Sanchez (Astana), Nils Politt (Israel Start-Up Nation), Mathieu Burgaudeau (Total Direct Energie) e Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), con gli ultimi due che sono riusciti a raggiungere i primi quattro che avevano dato il via a questa fuga da lontano. Tuttavia, come abbiamo già accennato in precedenza, il gruppo non sta concedendo spazio e il ritardo dalla testa della corsa è infatti di appena un minuto e mezzo circa, il che fa pensare come per gli attaccanti sarà quasi impossibile giungere al traguardo di Saran Corrèze con successo. Sono stati intanto superati i primi due Gpm di giornata, entrambi però di quarta categoria e dunque con un solo punto a disposizione per il primo: se li è aggiudicati il francese Burgaudeau. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA FUGA INSISTE
Siamo nel vivo della diretta del Tour de France 2020, e superati i primi novanta km di questa intensa 12^ tappa, vediamo bene che ben poco è occorso in strada, dall’ultimo aggiornamento. In testa alla corsa vediamo infatti ancora il drappello corridori andati in fuga al via (ora formato stabilmente da sei ciclisti, visto che Asgreen e Burgaudeau sono riusciti nel loro attacco): questi hanno ora un vantaggio fissato a due minuti circa dal gruppo. Va quindi detto che al momento il gap tra i due tronconi della corsa non è elevatissimo: dietro ai battistrada sono infatti gli uomini della Bora Hansgrohe a lavorare e a tenere in testa un ritmo piuttosto elevato. Da segnalare che nel frattempo, i corridori hanno superato il traguardo volante di Le Dorat: qui il primo a transitare è stato Politt, con Erviti e Sanchez al seguito (ma pure la maglia verde Bennett è riuscita a fare suoi ben nove punti, pur in mezzo al gruppo). (agg Michela Colombo)
6 UOMINI ALL’ATTACCO
La diretta della dodicesima tappa del Tour de France 2020 ci parla per il momento della fuga da lontano di Imanol Erviti (Movistar), Max Walscheid (NTT), Luis Leon Sanchez (Astana) e Nils Politt (Israel Start-Up Nation) e dell’inseguimento da parte di Mathieu Burgaudeau (Total Direct Energie) e Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), ma il gruppo sta concedendo poco spazio perché sono in tanti a voler andare all’attacco oggi, in una frazione sulla carta perfetta per le fughe da lontano verso l’arrivo situato a Sarran Corrèze. Sarran è una piccola località di appena 275 abitanti, che fa parte del più ampio comune di Corrèze (a sua volta parte dell’omonimo dipertimento, nella zona più interna della regione della Nouvelle Aquitaine). Se vi dovesse venire in mente una personalità celebre legata a Corrèze, probabilmente non starete pensando allo sport, perché il riferimento va all’ex presidente della Repubblica francese, Jacques Chirac. Tornando agli aspetti più strettamente agonistici, dobbiamo segnalare che gli ultimi 5 km saranno quasi completamente in salita: nulla di impossibile per dei ciclisti professionisti, però questa potrebbe essere una variabile determinante per stabilire il nome del vincitore della tappa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA 12^ TAPPA COMINCIA
Tutto è pronto per dare il via alla dodicesima tappa del Tour de France 2020, possiamo certamente osservare che la Chauvigny-Sarran Corrèze sarà l’unica frazione dell’intera Grande Boucle di quest’anno ad andare oltre i 200 km. Una scelta che ha fatto molto discutere, perché il ciclismo è fatto anche di fondo, fatica e capacità di recuperare, soprattutto in una corsa a tappe di tre settimane. Ad esempio, il Giro d’Italia ci regalerà ad ottobre una terza settimana micidiale, in cui tutte le tappe più impegnative saranno lunghe come minimo 200 km: il Tour de France ha fatto la scelta diametralmente opposta, con una sola tappa oltre i 200 km (ne ha ben di più la Tirreno Adriatico, per fare un paragone d’attualità…), per giunta nella seconda settimana e non eccessivamente difficile, anche se certamente mossa ed accidentata. Non c’è naturalmente giusto o sbagliato: sono scelte differenti da parte degli organizzatori, che però faranno perdere a questa Grande Boucle una delle peculiarità dei grandi giri, cioè la capacità di uscire alla distanza. Di certo comunque oggi ci sarà tanto da pedalare: parola dunque alla strada, la dodicesima tappa del Tour de France 2020 comincia! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ANNO SCORSO
Mentre aspettiamo la diretta della dodicesima tappa del Tour de France 2020, possiamo come al solito ricordare che cosa era successo un anno fa nella medesima frazione, che era nel 2019 la Tolosa-Bagnères de Bigorre, primo giorno sui Pirenei ma non particolarmente impegnativo, tanto che la tappa fu caratterizzata da una fuga mentre per i big della generale non successe praticamente nulla e rimase saldamente in maglia gialla. Per quanto “facile”, si trattava pur sempre di una frazione pirenaica, per cui ai fuggitivi era richiesto di saper andare forte in montagna e di conseguenza non stupisce che la vittoria sia andata a Simon Yates, che aveva già dovuto rinunciare a ogni possibile ambizione di classifica e di conseguenza si era gettato alla ricerca di successi parziali. Missione compiuta appunto alla dodicesima tappa, quando il britannico della Mitchelton-Scott ebbe la meglio sullo spagnolo Pello Bilbao e sull’austriaco Gregor Muhlberger. Staccati di 1’28” dal vincitore Simon Yates arrivarono altri fuggitivi tra cui Fabio Felline e Matteo Trentin, che chiusero rispettivamente al quinto e al sesto posto, con una piccola polemica interna alla Mitchelton-Scott perché Trentin era andato all’attacco da solo e fra chi tirò per riprenderlo c’era stato proprio lo stesso Yates. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
OGGI LA 12^ TAPPA
La diretta Tour de France 2020 oggi sarà lunga e interessante: la dodicesima tappa Chauvigny-Sarran Corrèze di 218 km sarà infatti la più lunga di questa Grande Boucle slittata alla fine dell’estate (l’unica oltre i 200 km) e avrà anche un percorso interessante, non eccessivamente difficile ma certamente impegnativo. Dopo le ultime due tappe pianeggianti dunque da oggi si comincerà a cambiare registro, con una frazione che possiamo definire di media difficoltà in vista dell’arrivo in salita di domani. Oggi sarà un giorno perfetto per le fughe da lontano, vedremo poi se si dovessero creare le condizioni per far muovere anche qualche big della classifica generale: in quel caso l’interesse sarebbe doppio, altrimenti si lotterà “solo” per il successo di giornata, che andrà certamente a un corridore molto forte, perché su 218 km ci sarà ben poca pianura e dunque ci sarà tantissimo da faticare oggi sulle strade del Tour de France 2020, che entra definitivamente nella sua seconda metà del cammino da Nizza a Parigi.
DIRETTA TOUR DE FRANCE 2020: PERCORSO 12^ TAPPA
Eccoci dunque al momento di esaminare più nel dettaglio il percorso della dodicesima tappa Chauvigny-Sarran Corrèze, che oggi 10 settembre ci terrà compagnia per una lunga e stuzzicante diretta Tour de France 2020. Considerato il chilometraggio, la partenza sarà già alle ore 12.00 e fin dai primi chilometri ci sarà qualche saliscendi, anche se inizialmente non molto impegnativi. La prima segnalazione dunque va fatta per lo sprint intermedio posto al km 51 in località Le Dorat, poi i saliscendi cominceranno a farsi più impegnativi e un paio saranno considerati come Gran Premio della Montagna, anche se di quarta categoria: si tratta della Côte de Saint Martin Terressus al km 104,5 e della Côte d’Eybouleuf, posta invece al km 121,5 del percorso. Nel finale, ecco due fatiche che possiamo considerare vere e proprie salite: prima la Côte de la Croix du Pey di terza categoria (km 177,5), infine il Suc au May, che potrebbe essere il punto decisivo della corsa, Gpm di seconda categoria posto al km 192,5 che sarà valido anche come Point Bonus che assegnerà abbuoni ai primi tre (saranno fuggitivi o potrebbe muoversi qualche nome di spicco?). Attenzione però anche agli ultimi chilometri verso l’arrivo di Sarran Corrèze, perché i saliscendi continueranno fin sul traguardo e gli ultimi 5 km saranno quasi tutti in salita, anche se non impegnativa.