“Nessuno può dire cosa ci sia sotto, se ho un sedere grosso o piatto, se sono magra o non magra”. Così qualche tempo fa l’idolo di milioni di fan Billie Eilish, campionessa delle classifiche a soli 18 anni, ha spiegato, infastidita, perché veste sempre abiti larghi. Anche se è stata scelta come modella da Calvin Klein. Nel video che annunciava la campagna di moda, intitolato #MyTruth #MyCalvins che ha pubblicato su Instagram, spiega: “Non voglio che il mondo sappia tutto di me. Voglio dire, è per questo che indosso abiti larghi: nessuno può avere un’opinione perché non l’hanno”. Non hai visto cosa c’è sotto, sai?”. Tutto l’opposto di quello che da anni fanno le starlette della musica pop, che praticamente si presentano nude sul palco. Le sue parole hanno dato vita a discussioni sui social, a proposito di body shaming, sessualizzazione del corpo femminile e come questo influisca alle ragazzine. Ma qualcuno ha fatto notare come il suo atteggiamento sia simile a quello imposto alle donne musulmane, che si coprono lasciando solo il viso scoperto (nei casi più integralisti solo gli occhi) con larghi vestiti che non lasciano intravvedere nulla. E per questo motivo si dice di loro che sono oppresse, che non sono libere.
Alla fine della fiera quello che conta è come uno abbia voglia di vestirsi, no? Intanto Billie Eilish si è data anche agli strumenti musicali. Dopo essersi esibita alla convention del Partito democratico ha lanciato in collaborazione con la Fender, nota ditta di chitarre elettriche, un modello personalizzato di ukulele. La storica azienda americana produttrice di strumenti musicali, nata in California negli anni ’50 e ora trasferitasi in Arizona, ha intitolato questa nuova realizzazione proprio all’estrosa ragazza nativa di Los Angeles. Non è un caso che Billie Eilish abbia pensato a un ukulele: è proprio con questo strumento, infatti, che apprese i primi rudimenti musicali e imparò a suonare la sua prima canzone (era “I Will” dei Beatles). La piccola chitarra hawaiana va molto di moda ultimamente, sarà perché può suonarla chiunque, anche chi non riesce a suonare la chitarra. “Penso che l’ukulele dia un’impronta diversa ad ogni singola canzone, e ispira un diverso tipo di scrittura. Strumenti diversi mi fanno sempre scrivere in modo diverso. Le regole dell’ukulele sono: se conosci tre accordi, puoi suonare qualsiasi canzone tu voglia” ha detto.