Mika è stato inevitabilmente toccato dalla tragedia che di recente si è abbattuta sulla “sua” Beirut. Il cantante ci teneva ad essere ospite, anche se in collegamento, con Mara Venier a Domenica In dove ha ribadito alla donna: “Mi sento a casa nelle tue trasmissioni“. Si passa poi a parlare dell’esplosione del 4 agosto: “Ero a Roma per girare, mi sono alzato guardando delle foto era l’anniversario di 4 anni di un concerto fatto in un sito antico. Giravano sui social. La stessa sera guardavo queste immagini scioccanti di queste due esplosioni. Le immagini hanno attraversato il mondo, una violenza pazzesca. Fanno pensare tantissimo”. Sicuramente ci troviamo di fronte a un grande artista, ma anche di uno splendido uomo che per il suo Libano ha fatto sempre moltissimo. (agg. di Matteo Fantozzi)
“Grazie ad una prof ho trovato il coraggio di cambiare la mia vita”
Mika ospite della prima puntata di “Domenica In“, il salotto televisivo condotto con grandissimo successo da Mara Venier su Raiuno. Il cantautore libanese naturalizzato britannico si racconta a pochi giorni dall’evento benefico “I Love Beirut” e dalla partenza della nuova edizione di X Factor dove torna a ricoprire il ruolo di giudice. Un periodo denso di impegni per il cantautore che in queste settimane è tornato anche sulle scene musicali con due nuove collaborazioni: la prima con Michele Bravi e la seconda con Danna Paola, la celebrity della serie cult Elite. Il successo non l’ha cambiato più di tanto e la conferma arriva da una lunga lettera che il cantante ha pubblicato su Vanity Fair raccontando e condividendo alcuni ricordi di infanzia. “Sono stato buttato fuori da due scuole. Nonostante per i miei genitori fosse un sacrificio non da poco, mia madre sapeva che farmi studiare mi avrebbe aiutato a formarmi e a stare al mondo” – ha scritto il cantante che oggi, proprio come fa un professore, si ritrova dietro una scrivania a “giudicare”. Nonostante le difficoltà incontrate durante il suo percorso di studi, l’artista ha anche dei ricordi belli: “insieme ai tanti professori bastardi che ho incontrato nel mio cammino, però, ci sono altri che porto ancora nel cuore. Durante gli anni della Westminster School incontrai una professoressa molto in gamba che prima mi incoraggiò a scrivere per un magazine molto provocatorio e molto liberal che si chiamava Pink e poi mi cambiò la vita senza neanche accorgersene”. Parlando proprio di questa prof, Mika ha raccontato: “al tempo me ne stavo nascosto in un angolo del cortile per proteggermi dalle pallonate dei ragazzi che giocavano a calcio. Un giorno mi vide, si avvicinò e mi consigliò di salire sul palco per dare una lezione a quegli stronzi”.
Mika: “Beirut è il luogo della mia nascita, è parte di me e sarà sempre nel mio cuore”
Da lì è cominciato tutto, visto che un giovanissimo Mika ha deciso di seguire il consiglio di quella prof che ancora oggi si porta nel cuore. “Mi lasciai convincere, mi coinvolse in una produzione liceale del musical Cabaret e alla fine mi disse che avevo trovato finalmente il modo di entrare nel mondo vero, e che anche lei avrebbe fatto lo stesso” – ha raccontato Mika, che parlando della sua prof ha rivelato anche la sua identità – ” si chiama Lyndsey Turner, è diventata una delle registe di teatro più importanti d’Inghilterra. Se ho trovato il coraggio di cambiare la mia vita è solo grazie a lei. A X Factor ho sempre cercato di trasmettere quella protezione e quella fiducia incondizionata ai ragazzi, che hanno bisogno di tutto il nostro sostegno e della nostra esperienza. Esattamente le stesse che cercavo prima di incontrare Lyndsey”. Intanto Mika subito dopo la prima di X Factor è prontissimo per l’evento benefico “I Love Beirut” in programma sabato 19 settembre. Si tratta di un evento organizzato per raccogliere fondi da devolvere a favore della città colpita al cuore poche settimane fa. “Dopo tutti gli anni di guerra civile, crisi finanziaria e sconvolgimenti politici, la notizia dell’esplosione a Beirut è stata tragica – ha detto Mika – Il mio cuore si è spezzato pensando alle famiglie che hanno perso le loro case, i loro mezzi di sussistenza e i loro cari in questa catastrofe. Voglio fare qualcosa per aiutare in ogni modo possibile. Questo è il motivo per cui ho organizzato un concerto in live streaming per aiutare il Libano. Beirut è il luogo della mia nascita, è parte di me e sarà sempre nel mio cuore. ‘Io amo Beirut”.