Choc a Collegno, comune in provincia di Torino, dove un 20enne ha cercato di ammazzare un ragazzo di 16 anni con una roncola. Tutta colpa di un debito di droga non pagato che ha indotto l’aggressore a prendere a colpi di roncola, una sorta di falce dalle piccole dimensioni, il giovane minorenne. Il fatto è accaduto, come riferisce l’edizione online di Repubblica, presso la stazione metrò Fermi, ed è stato ripreso dalle telecamere presenti sul luogo. Nel filmato si vede il 20enne aggredire il sedicenne (in compagnia di quella che sembrerebbe essere una ragazza più o meno della sua età), cercando di colpirlo con l’arma bianca. Ad un certo punto lo spacciatore si è allontanato, e stando a quanto scrive Repubblica, sarebbe andato a casa di quattro amici per un torneo di Playstation, ancora sporco di sangue, come se nulla fosse. L’episodio è accaduto nella giornata di sabato scorso e le forze dell’ordine sono risalite all’aggressore tramite il video in questione, arrestato con le accuse di tentato omicidio, fermo già convalidato.
20ENNE AGGREDISCE 16ENNE CON UNA RONCOLA: TROVATO CON ADDOSSO ANCORA LA FELPA SPORCA
Un’aggressione premeditata come spiegato dallo stesso spacciatore, visto che questi si era presentato all’appuntamento già con il falcetto, da estrarre nel momento in cui il suo cliente non avesse saldato il precedente debito. Quando è scattato l’incontro e il minore ha spiegato che non avrebbe pagato, questi ha fatto per scendere le scale e prendere la metro, ma il più grande ha estratto la roncola ed ha iniziato a colpire il 16enne. Una scena che è durata all’incirca 40 secondi, con la ragazza che ha tentato anche di chiedere aiuto mentre il fidanzato veniva colpito sulla spalla destra. Ad un certo punto lo spacciatore si è dato alla fuga mentre la coppia è riuscita a mettersi in salvo prendendo un treno che stava arrivando in quegli istanti. Scesi poi alla fermata Dante, i due hanno raccontato tutto ai poliziotti che li hanno soccorsi e hanno fatto scattare le indagini. Poco dopo sono risaliti al colpevole che aveva ancora addosso la stessa felpa bianca sporca di sangue usata nel tentato omicidio.