Don Felice La Rosa, ex parroco di Zungri, comune in provincia di Vibo Valentia (Calabria), è stato sorpreso in auto con un sedicenne. Colto sul fatto l’uomo di chiesa è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Gioia Tauro, con la gravissima accusa di atti sessuali con minori. Purtroppo non è la prima volta che Don Felice viene scoperto in atti ignobili, visto che era già stato condannato in via definitiva, come riferisce Dagospia, per induzione alla prostituzione minorile, ed inoltre, è anche imputato in un processo nei suoi confronti per possesso di materiale pedopornografico. L’ex parroco 44enne si trova ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Calimera, frazione di San Calogero nel vibonese, e gli è stato contestato di aver ottenuto un rapporto sessuale dal 16enne originario della Bulgaria, in cambio di soldi. In un altro caso, invece, il sacerdote avrebbe tentato di offrire dei soldi ad un minore per avere dei rapporti sessuali con lui, ed entrambi i fatti risalgono al 2019.
DON FELICE LA ROSA ARRESTATO: GLI EPISODI PORTATI ALLE LUCE DALLE INDAGINI
L’arresto è arrivato al termine di una inchiesta che è stata condotta dai poliziotti del commissariato di Gioia Tauro, come disposto dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del procuratore locale, Giovanni Bombardieri, dell’aggiunto Gerardo Dominijanni e del pubblico ministero Marco Lojodice. Una volta scoperto, gli inquirenti hanno accertato altri episodi simili con protagonista sempre lo stesso parroco. Pare infatti che l’ex prete avrebbe tentato altre volte di compiere atti sessuali nei confronti di minorenni di origini bulgare, fra le località di Rosarno e San Ferdinando, sempre “comprando” i minorenni con delle somme di denaro. Come detto sopra, a settembre del 2019 don Felice La Rosa era finito in carcere a seguito di una condanna a due anni e quattro mesi, pena già scontata, per il reato d’induzione alla prostituzione minorile, nell’ambito dell’inchiesta Settimo Cerchio.