Anche l’India fa marcia indietro sulla sperimentazione del vaccino anti-Covid di Oxford-AstraZeneca, bloccando temporaneamente i test nella fase 3 a seguito dell’annuncio da parte della multinazionale farmaceutica di una reazione sospetta riscontrata in uno dei volontari. In attesa della valutazione da parte di un comitato di esperti indipendenti che dovrà valutare se la suddetta reazione avversa (nello specifico dei danni neurologici importanti) sia stata o meno una causa diretta dell’inoculazione del vaccino, è arrivata nelle ultime ore la comunicazione ufficiale del Serum Institute of India di Pune, metropoli nei pressi di Mumbai e rinomato in tutto il mondo quale eccellenza nella produzione di vaccini. Stop almeno temporaneo dunque alla sperimentazione del “Covishield”, vaccino sviluppato dalla multinazionale anglo-svedese e dall’Italia, come misura cautelare che tuttavia ora non implica certo che tutto il lavoro fatto finora debba essere buttato a mare.
ANCHE L’INDIA SOSPENDE I TRIAL SUL VACCINO DI OXFORD-ASTRAZENECA
A tal proposito proprio Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca, ha spiegato ai media britannici che nonostante questa battuta d’arresto il vaccino sperimentale contro il Coronavirus che il colosso farmaceutico sta approntando assieme all’Università di Oxford potrebbe comunque essere disponibile sul mercato entro la fine dell’anno o all’inizio del 2021: tuttavia lo stesso Soriot non ha fornito tempistiche certe in merito alla ripresa dei trial sospesi al momento ma si sarebbe detto convinto che il loro vaccino resta ancora in corsa tra i possibili candidati “per avere entro quest’anno una data per la richiesta di approvazione delle autorità sanitarie”. Come spiegato da alcuni osservatori, la decisione dell’India si allinea a quella di altri grandi Paesi ma a differenza loro qui l’emergenza Coronavirus è molto più grave anche di quella in Brasile e per questo il Serum Institute aveva puntato molto sul vaccino di Oxford, avviandone la produzione in modo da recuperare terreno in questa ‘gara’ mondiale con Russia e Cina che ha pure importanti risvolti geopolitici e magari stupire tutti presentandolo già ad ottobre. Cosa che, a meno di sorprese, al momento appare poco realistica.