In A casa tutti bene “frustrati, infelici e tutti inguaribilmente narcisisti i personaggi di Gabriele Muccino rimangono fedeli a sé stessi”. Marzia Gandolfi salva il film su MyMovies con una sufficienza, specificando: “Lo sguardo dell’autore va e viene, fugge e ritorna, tradisce e si pente alla maniera dei suoi protagonisti ed è coerente poi con il nomadismo sentimentale che è da sempre la sua cifra stilistica”. Non è tanto differente il giudizio di Emiliano Morreale su La Repubblica, dove specifica: “Gabriele Muccino torna ai suoi temi e personaggi preferiti, in una specie di aggiornamento de L’Ultimo Bacio diciassette anni dopo, corale ma tutto in famiglia“. A casa tutti bene va in onda su Rai 1 in prima tv in chiaro, clicca qui per il video del trailer. Il film si potrà seguire in diretta streaming su RaiPlay, cliccando qui.
Il film ha riscosso un successo importante
A casa tutti bene
ha ottenuto numerosi riconoscimenti grazie ad un ottimo riscontro da parte di pubblico e critica. L’incasso complessivo ha infatti superato i 9 milioni di euro nelle sale cinematografiche italiane, con il record nazionale di 3,9 milioni nel primo fine settimana. Risultati così lusinghieri hanno contribuito alla vittoria di due Nastri d’argento al cast e a Claudia Gerini, un Ciak d’oro per la performance di Massimo Ghini, un David di Donatello dello spettatore, un Premio Kinéo per Gianmarco Tognazzi e il riconoscimento di miglior attore protagonista a Ghini in occasione dei Filming Italy Best Movie Award. Le riprese sono state girate sulla cornice suggestiva dell’isola d’Ischia. Il successo della pellicola ha condotto Muccino alla realizzazione di A casa tutti bene – La serie, una serie reboot prodotta per i canali Sky.
Pierfrancesco Favino nel cast
A casa tutti bene
va in onda oggi, domenica 13 settembre, su Rai 1 a partire dalle ore 21.25. Il film è stato prodotto in Italia nel 2018 da Lotus Production, Rai Cinema e 3 Marys Entertainment e distribuito tramite la 01 Distribution. Il film si avvale della fotografia di Shane Hurlbut, del montaggio di Claudio Di Mauro, delle musiche di Nicola Piovani e della scenografia di Tonino Zera. La regia è stata affidata a Gabriele Muccino, che si è occupato anche del soggetto e della scenografia (con Paolo Costella). Nella sua carriera, Muccino ha vinto quattro David di Donatello, tre Nastri d’argento e tre Ciak d’Oro. Protagonista della pellicola è Stefano Accorsi, interprete originario di Bologna che ha vinto due David di Donatello grazie a Radiofreccia e Veloce come il vento, tre Nastri d’argento, un Globo d’oro e un premio alla Mostra del Cinema di Venezia. Viene affiancato da Carolina Crescentini, a sua volta vincitrice di un Nastro d’argento nel 2011 per 20 sigarette e Boris – Il film e un Ciak d’oro grazie a Boris – Il film. Presente anche Pierfrancesco Favino, attore romano che può vantare tre David di Donatello, cinque Nastri d’argento e tre Premi Flaiano. Il cast viene arricchito da attori del calibro di Stefania Sandrelli, Massimo Ghini, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Gianmarco Tognazzi, Valeria Solarino e Ivano Marescotti.
A casa tutti bene, la trama del film
A casa tutti bene
si apre con le nozze d’oro di una coppia di pensionati. Pietro e Alba si amano infatti da 50 anni e per festeggiare hanno scelto di organizzare un pranzo. Insieme ai figli Carlo, Paolo e Sara, sono presenti coniugi, nipoti e persino zii e cugini. Tutti si dirigono verso un’isola del Sud, presso la quale Pietro e Alba hanno vissuto momenti indimenticabili. Tuttavia, la situazione non è assolutamente così rosea come si potrebbe immaginare. Carlo deve vedersela con la sua seconda moglie ed è separato, Sara è in crisi con suo marito Diego, Paolo è stato cacciato dalla consorte e odiato dal figlio, Riccardo è fidanzato da Luana che è rimasta incinta, Elettra deve vedersela con le gelose Isabella e Ginevra. La confusione regna sovrana sopra ogni altra cosa e non è finita qui. Infatti, una tempesta si abbatte sull’isola e i membri della famiglia sono costretti a restare confinati sulla stessa. Gli invitati devono così confrontarsi nel corso di una notte che si rivelerà infinita, con una serie infinita di situazioni rimaste a metà. Tutto rischia seriamente di precipitare.