Il candidato di Italia Viva alle regionali liguri 2020 è Aristide Massardo. Non si tratta di un politico di professione ma di un’espressione civica e più precisamente del mondo della scienza. Il professore universitario infatti è stato a capo del Politecnico genovese, un istituto nato con la fusione tra Ingegneria e Architettura. Ci tiene a ribadire che il suo impegno in politica è per dare uno stimolo contro l’immobilismo. La politica di oggi secondo Massardo, utilizzando un paragone scientifico, applicherebbe solo il primo principio della termodinamica ovvero la conservazione. La competenza, il merito e la capacità di innovare sono gli ingredienti principali della sua campagna elettorale. Si pone anche e soprattutto come un argine contro il sovranismo contrapponendo un’idea di Liguria come Regione internazionale e aperta.
ARISTIDE MASSARDO, LE LISTE A SOSTEGNO
L’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico non poteva non suscitare fermento nell’area renziana e riformista. La candidatura di Aristide Massardo nasce proprio per controbilanciare questo assetto anche se il professore precisa di non essere stato lui a rompere la coalizione. È stato in campo fin dall’inizio ma sono stati i vertici del PD ad osteggiare la sua figura. Avrebbe certamente preferito una compagine unita per battere Toti ma ha dichiarato di non essere mai stato disponibile ad accordi magari solo per un assessorato, piegandosi a logiche personalistiche che non gli appartengono. Si presenta alle elezioni con il sostegno ufficiale di Italia Viva, la formazione di Matteo Renzi, +Europa, Psi e Alleanza Civica per il Nord-Ovest.
ARISTIDE MASSARDO, IL PROGRAMMA ELETTORALE
Nella lista di Aristide Massardo compaiono nomi legati alla politica insieme a persone che si trovano per la prima volta ad affrontare una sfida elettorale. Anche a livello generazionale è un mix di giovani e meno giovani. Il programma punta a rifondare i valori democratici a partire dal basso, fornendo rappresentanza e dando voce alle istanze dei territori. Il rapporto tra la comunità scientifica, tra le eccellenze della scuola e il mondo del lavoro è un punto di forza della sua proposta per combattere la de-industrializzazione con politiche innovative e attive per attirare risorse nazionali ed europee. Tra le dichiarazioni di Massardo c’è stata quella di ribadire di non avere un codice a barre, cioè di essere libero e di non avere padroni. Spesso ha criticato Sansa per una politica troppo populista e ponendosi invece nell’ottica opposta della concretezza.