Record di casi di coronavirus in Germania dallo scorso aprile. Il numero di nuovi infetti ha sfiorato quota 2.300 nelle ultime 24 ore, come riferito dal Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco. In totale da quando è scoppiata l’emergenza i casi sono saliti a quota 270mila, mentre le vittime sono in totale 9.384, di cui 6 verificatesi nella giornata di ieri. Nel contempo aumenta anche il numero di guariti, quasi 239mila. I numeri stanno preoccupando e non poco le autorità tedesche, visto che, come detto sopra, questi dati non si registravano da aprile. Il picco massimo giornaliero è stato invece di circa 6000 infezioni fra la fine del mese di marzo e l’inizio di aprile. La Germania non è comunque l’unica nazione europea a guardare con estrema attenzione ai nuovi numeri del covid, visto che vi sono altri stati preoccupati, a cominciare dalla Gran Bretagna, dove Boris Johnson ha di fatto annunciato l’arrivo della temuta seconda ondata: «La stiamo vedendo in Francia, Spagna, attraverso l’Europa. Temo sia assolutamente inevitabile che la vedremo in questo Paese».
CORONAVIRUS GERMANIA, IN UK GIA’ RESTRIZIONI PER 13 MLN DI PERSONE
Da giorni si dibatte in Uk se ri-attuare il lockdown totale, e già in numerose zone dell’Inghilterra si è deciso di chiudere, con la conseguenza che 13.5 milioni di persone stanno vivendo nuove/vecchie restrizioni. Vi è poi la famosa regola del 6, ovvero, vietati assembramenti con non più di sei persone per volta. Altra situazione delicata è quella della Spagna, ed in particolare di Madrid, una delle città iberiche più falcidiate durante la prima ondata di covid-19. Alcune zone della capitale sono state sottoposte a lockdown e riguardano 850mila persone. La Spagna è attualmente la nazione che registra più casi in tutto il Vecchio Continente, e preoccupa in particolare il tasso di infezione della regione di Madrid, più del doppio rispetto alla media nazionale. Dalla giornata di lunedì, 37 distretti sanitari a rischio saranno soggetti a restrizioni, e i residenti potranno lasciare la propria zona solamente per recarsi al lavoro, per ricevere cure sanitarie o per portare i bimbi a scuola. Tutte gli altri spostamenti per attività non essenziali saranno vietati.