Anche il Vaticano ha la sua task force. Niente a che vedere con il coronavirus. L’obiettivo di Papa Francesco è “liberare” la Madonna dalle mafie e dal potere criminale. Per questo ha sostenuto con tutte le sue forze la nascita di questo gruppo formato da ecclesiastici, forze dell’ordine e procuratori. L’iniziativa, come riportato da Il Giornale, è partita dalla Pontificia Accademia Marina Internationalis per promuovere e favorire la scienza mariologica. In questo caso si vuole combattere la spiritualità deviata e debellare, ad esempio, il fenomeno degli “inchini”. Sono finiti sotto i riflettori quelli durante le processioni religiose davanti alle case dei boss, come in Calabria dove la ‘ndrangheta usa addirittura l’immagine di San Michele Arcangelo per i riti di affiliazione e sfrutta la Madonna dei Polsi come vessillo. Quella del Vaticano è, dunque, un’operazione culturale, frutto dello studio e dell’analisi della mafia e dei fenomeni criminali, per arrivare a liberare luoghi e ritualità mariane dal “potere” dei padrini.
VATICANO, TASK FORCE DEL PAPA CONTRO MAFIA
In un messaggio Papa Francesco ha spiegato che la «la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare» e che va liberato da quei poteri e condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici, come giustizia, onestà e solidarietà. Monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro, ha spiegato a Il Giornale che la mafia ha creato una specie di «religiosità parallela, che mentre scimmiotta riti cattolici e processioni, di fatto insinua una “irreligione” che fa del potere assoluto dei padrini una sorta di dio in terra». Per il Vaticano questo non è altro che un inquinamento della fede che ora Papa Francesco vuole combattere insieme all’Accademia Mariana anche con la scomunica dei mafiosi. I martiri per mano mafiosa, ha aggiunto l’arcivescovo di Catanzaro, «saranno i nostri punti di forza per liberare la religiosità popolare mariana da ogni inquinamento criminale».