Ha prima scritto un lungo sfogo su Facebook contro la ex compagna dalla quale si era separato, poi ha preso la pistola ed ha ucciso il figlio di 11 anni prima di togliersi la vita. Si è concluso con un caso di omicidio-suicidio il dramma personale di un padre a Rivara, in provincia di Torino, dove Claudio Baima Poma, operaio, ha messo fine alla sua vita ed a quella del figlio undicenne Andrea usando la medesima arma. Stando a quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero, la pistola sarebbe stata non legalmente detenuta. Arrivano adesso le parole della mamma di Andrea: “Erano molto legati, al massimo pensavo potesse fare del male a me. Non a nostro figlio…”. I due erano separati da un anno e mezzo dopo 12 anni vissuti insieme. “Avrebbe dovuto tornare da me oggi pomeriggio. Sembrava tutto normale”, ha aggiunto la donna, come riferisce il quotidiano, respingendo poi le accuse che le ha ricolto il suo ex su Facebook: “Vigliacco… Ha dato colpe a me di cose che lui non era in grado di affrontare…”, ha aggiunto. Stando alle prime informazioni che si rincorrono in queste ore, dopo la separazione dalla compagna l’uomo avrebbe iniziato a soffrire di depressione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
POST SU FB: “ANDREA E IL PAPÀ INSIEME”
Dramma a Rivara nel Canavese: Claudio Baima Poma, un operaio metalmeccanico di 47 anni, ha ucciso il figlio di 11 anni e poi si è tolto la vita a sua volta. Un caso di omicidio-suicidio, quello verificatosi questa notte, che scuote tutto il Torinese. Perché un padre uccide il figlio e poi decide di suicidarsi? A fornire l’assurda spiegazione a questo duplice scellerato gesto è stato lo stesso genitore con un post su Facebook indirizzato alla mamma del bambino. In un lungo scritto indirizzato alla compagna Iris, ancora visibile sul social network, l’uomo accusa la compagna, dalla quale si era separato, di averlo abbandonato nel momento di maggiore difficoltà, sorto dopo la scoperta di un problema alla schiena che fino a ieri ne avrebbe condizionato la vita, tra dolori insopportabili, il rischio di perdere la gamba e una lunga depressione: “Una settimana prima mi avevi chiesto di sposarti ma poi hai iniziato ad allontanarti. Ho rischiato di perdere l’uso delle gambe, da quel momento sono caduto in depressione. (…) Attacchi di panico, tachicardia, non riuscivo a dormire la notte, avevo spesso ansia. La depressione è una malattia che ti logora internamente, ti devasta giorno per giorno. Ho perso la mia battaglia contro la depressione. Ho perso la fiducia, non ho più voglia di soffrire“.
UOMO UCCIDE IL FIGLIO DI 11 ANNI E POI SI SUICIDA
Un atto d’accusa nei confronti della donna che avrebbe voluto sposare e che invece si è allontanata da lui: questo il senso del messaggio pubblicato su Facebook dall’operaio metalmeccanico che nella notte ha puntato una pistola (risultata illegalmente detenuta) verso il figlio di 11 anni uccidendolo, per poi suicidarsi. A conclusione del lungo post, che in questi minuti sta ricevendo commenti di ogni tipo da parte degli utenti del social network, l’uomo ha scritto: “Per tutti quelli che leggeranno questo post chiedo soltanto il silenzio. Abbiate rispetto per i miei genitori e per mia sorella. Mi rivolgo ai bikers: accompagnateci con le Harley, voglio sentire il rombo dei motori e ricordatevi di noi ogni volta che andrete in moto. Andrea e il suo papà per sempre insieme“. Sul caso, come riportato da La Repubblica, indagano i carabinieri del comando provinciale di Torino.