Angelo Binaghi vuole spostare gli Internazionali d’Italia: questa è la bomba che arriva direttamente dal Foro Italico, dove lunedì 21 settembre sono in programma le due finali ma c’è stata anche la conferenza stampa di chiusura dell’evento. Il presidente della nostra Federtennis è stato di parola nel riuscire a organizzare il torneo sulla terra rossa di Roma nell’anno del Coronavirus, anche se ha dovuto accettare di farlo disputare a settembre appena dopo gli Us Open; adesso, avendo affermato che “il Foro Italico è un’area vincolata e con i tempi giusti la federazione deve fare le proprie valutazioni sul torneo” ha fatto riferimento alle scadenze di alcuni consigli comunali per la necessità di affrontare il discorso con quelli che saranno i nuovi sindaci. Ha altresì sottolineato come il torneo, che per i maschi è un Masters 1000 e anche tra le donne resta uno dei più affascinanti nel circuito, sia di proprietà della federazione e non del comitato del Lazio: “Abbiamo l’esperienza e ci sono le condizioni per fare una scelta importante”.
INTERNAZIONALI D’ITALIA VIA DA ROMA?
Non sarebbe la prima volta nella storia del tennis: solo per citare gli Slam anche Australian Open e Us Open hanno cambiato sede, ma se non altro New York è rimasta New York con il solo spostamento del quartiere. Per gli Internazionali d’Italia il concetto è diverso: addetti ai lavori, giocatori e appassionati identificano questo torneo con il Foro Italico, che affascina proprio per la storia e la bellezza della location. Roma poi è la città eterna, un luogo nel quale chiunque desidera giocare; in passato almeno il torneo femminile veniva disputato in altre città, ma spostarlo dalla capitale sarebbe comunque epocale. “Se fossi sicuro di non perdere l’appeal del torneo lo avrei già spostato” ha detto Binaghi, che dunque è preoccupato per questo esatto problema. Già per il lockdown il presidente federale aveva ventilato l’ipotesi di cambiare la città, parlando di Torino e altre venues; oggi, dice che gli Internazionali d’Italia devono scrollarsi di dosso quella “romanità” che crea qualche grattacapo di troppo.
Nell’attesa di scoprire quello che succederà, Binaghi ha anche confermato che dal 2022 o 2023 gli Internazionali d’Italia saranno a 96 giocatori: bisognerà consultare il board Atp ma nei piani della federazione c’è l’idea di allargare il torneo a 12 giorni di tabellone principale e aumentare anche i match delle qualificazioni. Le analisi in termini economici sono ancora in corso, al momento è più una suggestione; in questo modo l’appuntamento di Roma diventerebbe molto simile a Indian Wells e Miami, il primo conosciuto come quinto Slam anche per la bellezza e l’efficienza delle strutture e il secondo che segue a ruota, insieme formano il Sunshine Double e non a caso sono ancora oggi i Masters 1000 (o Premier Mandatory per le donne) più prestigiosi all’interno del circuito di tennis mondiale. Staremo dunque a vedere…