Paola Minaccioni è la protagonista del film “Burraco Fatale”, una pellicola che come si può già intuire dal titolo, parla appunto del noto gioco di carte Burraco. Paola Minaccioni è stata ospite negli studi di “Oggi è un altro giorno”, programma in diretta su Rai uno: “La vita è come il Burraco – ha esordito – lasciarsi andare al gioco e al fato ma cercare di calcolare le mosse. Queste regole vanno poi applicate e non è semplice. Il burraco è molto divertente – ha proseguito – ho imparato a giocare grazie ad Angela Finocchiaro fra una pausa e l’altra del film, e in quella pausa lei è diventata una giocatrice pazzesca, anche Claudia Gerini è molto brava. Io non sono portata per il gioco delle carte – ha aggiunto – mi distraggo e penso ad altro”. La Minaccioni ha parlato ancora del film e dell’amicizia: “Nel film ci sono amiche feroci ma ci diciamo la verità e ci vogliamo molto bene. Io credo nella sorellanza, nell’amicizia, è impossibile fare a meno di un’amica, a questo punto della mia vita posso dire di avere delle sorelle, e penso che siano dei pilastri”.
PAOLA MINACCIONI: “NELLA VITA CI VUOLE ANCHE FORTUNA”
“Nella vita ci vuole fortuna – ha aggiunto – ma anche strategia: invece di andare a cena con un uomo bisognerebbe invitarlo a giocare a Burraco. Quando le persone sono in competizione tirano fuori la loro vera natura. Una sorta di test burraco: capisci se è pesante, se è simpatico, se è cattivo”. Domani la Minaccioni festeggerà il suo 49esimo compleanno: “Per il mio compleanno voglio una giornata meravigliosa, grandi colazioni, telefonate con amiche e amici, una cena, una buona bottiglia di vino. Durante il lockdown ho imparato a rivalutare le cose semplici e piccole”. La Bortone le chiede quindi quale sia il segreto di una brava imitatrice: “Io non sono una imitatrice pura, ma mi piace, a volte le studio a volte sono casuali. Il segreto è il talento e poi lo studio. La Ferilli mi è venuta fuori per caso mentre guardavo una serie tv, sono stata come posseduta dalla mitica Sabrina. Le altre le studio, cerco di cogliere l’essenza, il piccolo difetto, le parole usate, la pausa, se c’è un loop”. Su Franca Valeri: “L’ho conosciuta per caso ad una cena poi la nostra amicizia è andata avanti. Lei era sorprendente lei aveva 90 anni ma io ero più stanca di lei, era di una incredibile intelligenza. E’ sempre stata di poche parole e poi tirava giù una frase che era comico ma anche un consiglio, è sempre stato un evento frequentarla”. Su Anna Marchesini: “Lei è il motivo per cui faccio questo lavoro, l’ho conosciuta perchè l’ho perseguitata, io sapevo a memoria il suo pezzo e la imitavo”.