Dagli esami irripetibili eseguiti oggi sul traliccio dell’alta tensione di Caronia, dal quale si ipotizza possa essersi tolta la vita Viviana Parisi e a distanza di pochi metri da dove è stato rinvenuto il corpo del piccolo Gioele, sono state individuate due impronte. Lo riferisce Corriere della Sera, che spiega anche come il rinvenimento è avvenuto attraverso un particolare esame reso possibile da una tecnica chiamata fumigazione e che ha permesso di trovare ciò che il luminol non era stato in grado di far venire alla luce. In merito alle nuove indiscrezioni, l’avvocato Pietro Venuto, difensore di Daniele Mondello, marito e padre delle due vittime ha commentato, ancora fiducioso: “Bisognerà accertare se sono di Viviana Parisi o meno. Anche se fossero sue non dimostrerebbero che si è gettata potrebbe essere scivolata dopo essersi messa in salvo da un attacco di animali”. La procura alla luce degli ultimi esami continua a non sbilanciarsi oltre ma sembrerebbe perdere quota l’ipotesi della morte di Gioele nell’incidente in auto anche dopo che è stato appurato, dall’autopsia, che il cranio del bimbo era integro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MORTE VIVIANA PARISI E GIOELE: OGGI ESAME IRRIPETIBILE SUL TRALICCIO
Morte Viviana Parisi e Gioele, potrebbero arrivare importanti aggiornamenti nel corso delle prossime ore sulla tragedia di Caronia. Come riportato da Storie Italiane, oggi sono previste nuove verifiche sul traliccio dove è stato rinvenuto il corpo della giovane donna: sul posto la polizia scientifica per ricostruire cos’è successo quella mattina cercando tutti i punti dove Viviana potrebbe essere passata. Un esame irripetibile sul pilone, dunque, dove al momento non sono stati rilevati impronte e segni evidenti. Lo scopo di questo approfondimento scientifico è cercare di capire se potrebbero esserci segni delle dita di Viviana, che potrebbe aver lasciato aggrappandosi al traliccio. Gli inquirenti indagano a 360° e si sta continuando a fare ogni attività possibile, ma si sa ancora poco di quanto effettivamente accaduto lo scorso 3 agosto anche a causa dell’assenza di testimonianze.
Dopo l’incidente stradale che ha coinvolto Viviana Parisi e Gioele, Storie Italiane mette in risalto che l’unica certezza è che la donna sia scesa dalla vettura con il bambino – ancora vivo – in braccio, dirigendosi verso un sentiero. Salendo da quella strada c’è il traliccio di cui vi stiamo parlando, entrato nelle indagini perché lì è stato ritrovato il corpo della donna. I consulenti del team legale ha spiegato: «Ci sarà un accertamento sul traliccio, che verrà eseguito dalla polizia scientifica, per tentare di esaltare impronte capillari e quindi poter poi campionarle e approfondire con accertamenti biomolecolari e anche se ci sono altri tipi di tracce biologiche».
Per quanto riguarda l’incidente stradale, sappiamo che si è trattato di un impatto molto violento tra la macchina della Parisi e un autocarro. La vettura della donna camminava a circa 110-120 km/h: «I due mezzi si sono trascinati per alcune decine di metri. Uno dei due veicoli ha cambiato corsia, la dinamica ci lascia pensare che sia stato l’autocarro a spostarsi dalla corsia di destra alla corsia di sinistra per magari tentare un sorpasso.. Non sappiamo esattamente dov’era seduto Gioele, sappiamo per certo che purtroppo non era allacciato al seggiolino perché era inutilizzabile. Bisogna capire in questa situazione che tipo di lesioni ha potuto riportare il piccolo Gioele», le parole del consulente ai microfoni di Storie Italiane.