Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto anche al Festival dell’Economia 2020 in corso a Trento e ha esordito parlando della riforma sui migranti a cui si sta lavorando a Bruxelles. “È un passaggio non trascurabile, ma non è l’approdo di una politica europea efficace in materia di gestione dei flussi migratori” ha dichiarato il premier. Il principio della solidarietà deve essere alla base della riforma. “Chi si sottrae agli adempimenti dovrà subire un meccanismo penalizzante”, ha aggiunto a proposito di questi Paesi che si oppongono, ad esempio, alla redistribuzione. Conte ha smentito le difficoltà dell’Italia: “Siamo anzi in credito nei confronti degli altri Paesi europei”. Inoltre, ha parlato di un dialogo in corso con l’Unione europea. Sui decreti sicurezza: “Dobbiamo garantirla a tutti, ai migranti e ai cittadini italiani. Ci stiamo lavorando adesso sul piano tecnico”. Per quanto riguarda i migranti che non hanno diritto a restare in Italia, Conte ha chiarito che il Paese ha diritto a regolare il flusso: “Non dobbiamo subirlo passivamente”.
Ma il presidente del Consiglio ha commentato anche la questione del reddito di cittadinanza: “È stata una cintura di protezione sociale durante l’emergenza coronavirus. Sono d’accordo sul fatto che si possano perfezionare i meccanismi”. Il riferimento è anche al lavoro sommerso. “Non mi risulta che non siano scattati accertamenti e sanzioni”. Ma Conte ha ammesso che si è in ritardo per quanto riguarda l’accesso al lavoro: “Vi confesso che nelle settimane scorse ho avuto incontri con i ministri competenti per completare quest’altro polo, ma dobbiamo riorganizzare il network per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori”. Invece sulla riforma pensioni: “Quota 100? Non è all’ordine del giorno il rinnovo”. L’Italia intanto è già al lavoro per il Recovery Fund: “L’interlocuzione con gli organi della Commissione Ue deve essere continua, ma è giusto che sia così, perché è un debito europeo”. Di sicuro è l’occasione per colmare il gap con i Paesi più “avanzati” dell’Ue. (agg. di Silvana Palazzo)
GIUSEPPE CONTE SU SUPERBONUS 110% E GREEN
Sono tanti gli argomenti trattati dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, in occasione di un videomessaggio per l’evento di Bologna ‘Riparte l’Italia’. Il premier ha parlato del superbonus al 110%, che aiuterà l’edilizia a ripartire dopo mesi di crisi: “Con il superbonus edilizia al 110% – ha spiegato il premier, parole riportate dall’edizione online di Repubblica – diventa concreta la possibilità di produrre occupazione e lavoro nel settore dell’edilizia, perseguendo però l’obiettivo dell’efficientamento energetico, dell’adeguamento sismico delle abitazioni. Intendiamo estendere questo strumento anche oltre il 2021”. E a proposito di investimenti nell’ambiente, l’occasione è stata propizia per Giuseppe Conte per parlare del Recovery Fund: “Con il recovery plan – ha specificato – almeno il 37% delle risorse disponibili riguarderà investimenti green, quindi transizione energetica in settori strategici come l’automotive, il potenziamento della rete idrica, il contrasto al dissesto idrogeologico, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIUSEPPE CONTE, VIDEO: “ITALIA RIPARTE SE RIPARTE LA SCUOLA, MA NON ACCONTENTIAMOCI”
Vietato abbassare la guardia e sfilacciarsi, l’Italia può vincere la sfida della ripartenza: questo il messaggio di Giuseppe Conte nel corso del suo intervento all’evento “Insieme per ricostruire – Proposte oltre l’emergenza” organizzato dall’Osservatorio “Riparte l’Italia” a Bologna. Nel video inviato all’organizzazione, il premier ha ricordato che «veniamo da mesi molto difficili, abbiamo combattuto e stiamo ancora affrontando una pandemia inattesa, sconosciuta. Negli scorsi giorni autorevoli testate, penso a Bloomberg ed al Financial Times, hanno riconosciuto all’Italia la capacità di aver gestito meglio di altri Paesi l’emergenza, tenendo sotto controllo l’epidemia». Il giurista ha voluto mettere in risalto il comportamento esemplare della comunità italiana, guidato da uno spirito spirito di solidarietà e unità: «Non dobbiamo disunirci, sfilacciarci nella fase cruciale della ricostruzione: credo che oltre alla sfida della resilienza, possiamo vincere anche quella della ripartenza. Non c’è sfida più importante».
GIUSEPPE CONTE: “ITALIA RIPARTE SE RIPARTE LA SCUOLA”
Giuseppe Conte si è poi soffermato sui 209 miliardi del Recovery Plan – da investire in sviluppo, efficienza, sostenibilità, innovazione e solidarietà – considerando che sul fronte economico ha causato un «maggior protagonismo dello Stato ed è dovere dello Stato fare uno sforzo per proteggere cittadini, famiglie e imprese, e accompagnarle verso una crescita ed uno sviluppo sostenibile». Il dl Semplificazione rappresenta un importante acceleratore dello sviluppo, consentirà di non disperdere risorse ed energia nei rivoli della burocrazia, ma non è finita qui: il premier è pronto a firmare un decreto per stabilire i «cantieri che avranno un percorso accelerato e relativi commissari, ma non può essere “velocità” l’unica parola d’ordine della crescita di cui abbiamo bisogno per ripartire. Questo percorso deve essere sostenibile, a partire dal piano ambientale». L’Italia può, deve osare, per Giuseppe Conte, ma riparte solo se riparte la scuola: «Siamo in giorni cruciali, l’anno scolastico è ripreso in maniera ordinata e nel rispetto delle regole. Contemporaneamente però su Scuola, università e ricerca il nostro Paese non si può accontentare della situazione pre-pandemia», così da programmare un nuovo slancio.