Vale la pena dare un’occhiata al video con i gol e gli highlights di Inter-Fiorentina 4-3, già dal risultato finale si intuisce che è stata una partita spettacolare che ha regalato emozioni dal primo al novantesimo. Il primo colpo di scena arriva quando non sono trascorsi nemmeno tre minuti dal fischio d’inizio del signor Calvarese: il cross di Biraghi sorvola l’area di rigore nerazzurra e viene recapitato da Bonaventura che prolunga per Kouamé, l’ex-attaccante del Cittadella deve solo appoggiare il pallone in rete con Handanovic che non può far nulla. Accusato il colpo, i vice-campioni d’Italia si riversano in avanti alla ricerca del pari, il direttore di gara indica anche il dischetto dopo l’intervento di Caceres su Lautaro, il difensore uruguaiano viene però graziato dal VAR, una volta accertato che il numero 22 ha preso in pieno il pallone e solo in un secondo momento l’attaccante argentino. Che nel recupero troverà comunque il modo di pareggiare i conti con un gran tiro da fuori area. La ripresa comincia nel migliore dei modi per la Beneamata che passa in vantaggio grazie alla sfortunata deviazione di Ceccherini che beffa Dragowski, poi però sale in cattedra Franck Ribery che a 37 anni fa lo slalom in mezzo ai difensori dell’Inter e serve due cioccolatini che Castrovilli e Chiesa non possono proprio sciupare. La Fiorentina assapora la grande impresa a San Siro e sfiora pure il colpo del KO con Vlahovic, ma sul più bello vengono a mancare le forze e si consegna così agli avversari che in 60 secondi piazzano l’uno-due decisivo con Lukaku (primo assist in Italia di Hakimi) e la schiacciata di testa di D’Ambrosio che regalano i primi tre punti all’Inter. In caso di KO probabilmente si sarebbe aperto l’ennesimo processo a Conte per i cambi tardivi (il primo avvicendamento al 64’ tra Eriksen e Sensi), invece tutti pensano solamente a godersi la vittoria arrivata in maniera a dir poco rocambolesca.
VIDEO INTER FIORENTINA 4-3, LE DICHIARAZIONI
Al di là della sconfitta, i viola dimostrano di poter dare filo da torcere a chiunque quest’anno, come testimoniano le parole del presidente Rocco Commisso: “Questo è il calcio, si vince e si perde in un attimo. Abbiamo fatto una grandissima partita contro una delle migliori squadre d’Italia. Anche noi rispetto a un anno fa siamo più forti, peccato per stasera, meritavamo almeno un pareggio, ma va bene così. Ribery è un fenomeno ma non ne aveva più, peccato per Chiesa che non stava benissimo, diversamente chissà come sarebbe andata”. Beppe Iachini è il ritratto della delusione e non potrebbe essere altrimenti per come si erano messe bene le cose per la sua Fiorentina: “Siamo venuti a San Siro giocandocela a viso aperto e con la personalità giusta, abbiamo provato sempre a cercare il gol, sull’1 a 0 potevamo raddoppiare ma non ci siamo riusciti. Se fai qualche sbavatura l’Inter è una squadra che ti punisce sempre. A inizio ripresa l’autogol di Ceccherini poteva annientarci ma abbiamo reagito da grande squadra, sul 3 a 2 non siamo riusciti a chiuderla e le ingenuità ci sono costate caro. Una sconfitta che brucia, anche il pari ci andava stretto”. Antonio Conte affida la sua analisi puntuale e precisa ai microfoni di DAZN: “Tre punti importanti, è giusto fare però le opportune valutazioni. Guardiamo l’aspetto positivo, abbiamo segnato quattro gol e altre occasioni non sfruttate, Dragowski è stato molto bravo a neutralizzare i nostri attaccanti. Portavamo molti uomini fin dentro l’area di rigore avversaria, purtroppo in più occasioni ci siamo fatti trovare impreparati alle ripartenze degli avversari. Dobbiamo imparare a non sbilanciarci troppo in avanti e a non trascurare la fase difensiva, l’equilibrio sta alla base di tutto”.