Ubaldo Pantani è il quarto giudice speciale della terza puntata di Tale e Quale Show 2020, il varietà di successo condotto da Carlo Conti e trasmesso venerdì 2 ottobre 2020 in prima serata su Rai1. Dagli esordi a Macao, programma cult di Gianni Boncompagni, fino al grande successo televisivo dove è uno degli imitatori migliori degli ultimi anni. Non si contano i personaggi imitati da Ubaldo: da Massimo Giletti a Flavio Insinna, senza dimenticare Mario Giordano, Matteo Salvini, Paolo Del Debbio e tantissimi altri. Parlando proprio di Mario Giordano, il giornalista e conduttore di “Fuori dal Coro”, l’imitatore ha detto: “questo aspetto mi ha creato dei problemi con la distruzione delle zucche di Halloween ha toccato il picco massimo, tanto che la domenica successiva ho deciso di farlo entrare in scena in mutande. Penso che pure a lui scappi da ridere. E’ difficile andare oltre, ma in tal senso ho in mente un’evoluzione”. Tra le sue imitazioni anche quella di Paolo Del Debbio, il giornalista e conduttore di Dritto e Rovescio su cui a Blogo ha confidato: “ora Del Debbio sembra Enzo Biagi se confrontato con Giordano (ride, ndr). All’epoca raccontavo il populismo e coinvolgevo le piazze, con Giordano si è alzata ulteriormente l’asticella”. Una cosa è certa ogni sua imitazione diventa un successo e un cult. Ma cosa si nasconde dietro a questo successo?
Ubaldo Pantani e le imitazioni: “ho cercato di specializzarmi”
Intervistato da Tv Blog, Ubaldo Pantani ha raccontato il segreto delle sue imitazioni: “per differenziarmi dagli altri ho cercato di specializzarmi in trasformazioni che mi consentissero di scomparire il più possibile. Parto dal corpo e dal trucco, la voce non è l’aspetto principale”. Non solo, l’imitatore e comico ha anche confessato di focalizzare la sua attenzione sui dettagli del personaggio da imitare: dagli sguardi al modo di camminare fino ai movimenti. Da non dimenticare poi i contenuti come precisa: “ho sempre prodotto i miei testi, le persone che collaborano con me sono poche. Per oltre un decennio ho scritto con Walter Fontana e ora collaboro con Andrea Camerini. Mi affido a degli amici e non potrebbe essere altrimenti. Il comico deve essere autore di se stesso”. Una cosa è certa: Pantani non ha mai deciso a tavolino chi o quale personaggio imitare anche quando in passato ha condiviso la scena con Lucia Ocone e Virginia Raffaele su cui ha detto: “mi sono sempre trovato bene con entrambe. Tuttavia, quando si lavora in due bisogna fare attenzione all’altro e rispettarlo. Vanno divisi gli spazi e ci si deve alzare la palla a vicenda”. Infine parlando di comicità, Pantani l’ha descritta così: “la comicità è come l’erotismo: non ammette interpretazioni. O si fa ridere, o no. Una cosa funziona se fa ridere, l’erotismo è tale se suscita eccitazione. Il resto invece si può interpretare, un film può essere bello o meno bello, si può discutere”.