È stato un dolore, per Gianni Bella, vedersi rifiutare la canzone che aveva presentato a Sanremo 2020 insieme ai suoi tre fratelli (oltre a Marcella, anche i meno noti Antonio e Rosario). Il brano si intitolava Un amore speciale; “speciale” non abbastanza, evidentemente, da colpire il direttore artistico Amadeus, che pure si era complimentato con gli autori definendolo un pezzo “importante”. In un’intervista rilasciata successivamente al Corriere della Sera, Marcella ha espresso per conto di Gianni tutta la delusione per essere stato escluso. Questa canzone era “importante” per un motivo, come lo stesso conduttore aveva riconosciuto parlandone con loro: “Gianni nel 2010 ha avuto un ictus che gli ha paralizzato metà del corpo”, spiega la sorella. “È sempre stato il mio idolo, ma persino dopo quell’evento mi ha dato l’ennesima lezione di vita. Avrebbe potuto diventare depresso, egoista, si sarebbe potuto incattivire. Tutte cose legittime. E invece ha affrontato l’ictus con dignità. Nei primi tempi, quando mi scoraggiavo preoccupata, mi dava un colpetto con la mano sinistra sulla coscia, come per dire: guarda che sto bene”.
Marcella: “Ecco com’è nata l’ultima canzone di Gianni Bella”
A chi dovesse chiedersi come sia possibile che – dopo il pesante attacco ischemico che ha subito nel 2010 – Gianni Bella riesca ancora a comunicare, Marcella risponde così: “L’ictus gli ha colpito la porzione di cervello delegata alla parola, ma non quella alla musica. Quando lo chiamo, io parlo come un fiume e lui dice sì, sì, no, no. Poi comincia a farfugliare e allora mi faccio passare sua moglie che è una interprete bravissima. Dopo l’ictus aveva paura di riavvicinarsi al pianoforte, teme lo stress. Però canticchia, emettendo dei suoni. Una volta ha improvvisato una melodia, l’ho registrata con il telefonino e ho coinvolto gli altri due fratelli per metterla in musica e scrivere il testo. Quella è la nostra canzone”.
Gianni Bella e l’aneddoto su Montagne verdi
A tenere insieme ancor oggi Marcella e Gianni Bella è – oltre evidentemente al legame di sangue – anche la passione condivisa per la musica e per i testi. Fu proprio Gianni, negli anni Settanta, a regalare alla sorella il suo maggiore successo discografico, Montagne verdi, scritta da lui insieme a Bigazzi in onore della loro terra (la Sicilia). Il riferimento nel ritornello è al paesaggio intorno a Catania, caratterizzato appunto da quei rilievi di cui Marcella – a Milano dopo essere stata notata da Mike Bongiorno – aveva nostalgia. Quando Gianni gliela fece ascoltare per la prima volta, Marcella non fu subito persuasa della bellezza di quella melodia. In seguito, tuttavia, ci ripensò, soprattutto alla luce del fatto che il motivo le era rimasto impresso fino al mattino dopo.