Juventus-Napoli ha portato la procura federale della Figc ad aprire un’inchiesta nei confronti del club partenopeo dopo che i calciatori azzurri non si sono presentati all’Allianz Stadium ieri sera. Obiettivo, verificare la corretta applicazione della stessa società campana dei protocolli sanitari già validati dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Ministero della Salute, dopo che era stata scoperta la positività di Zielinski. In base a quanto riferisce RaiNews, quello della procura sarebbe un atto dovuto che avviene ogni qualvolta che si verifica un positivo in una squadra, ma è logico che avvenendo dopo il clamore suscitato da Juventus-Napoli assume una certa rilevanza. La procura, spiega ancora RaiNews, farà richiesta al Napoli degli atti relativi alle comunicazioni fra l’Asl locale, la Regione Campania e la squadra. Piero Sandulli, presidente della Corte Sportiva d’Appello della Figc, ha commentato: “Il caso Juventus-Napoli? A me sta commentare solo quello che farà la Corte Sportiva: se sarà chiamata a valutare la questione tra Juventus-Napoli o meno. La Corte valuterà i fatti, a meno che non venga trovata una soluzione negoziale tra Ministero e Lega Serie A, come si deciderà nella riunione di oggi. Il problema – ha specificato – è che, rispetto al 18 giugno, quando il protocollo fu varato, le cose sono diverse, vista la recrudescenza dei casi. Spero si possano risolvere i problemi passati e soprattutto quelli futuri”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
JUVENTUS-NAPOLI, SCONFITTA A TAVOLINO: DE LAURENTIIS PRONTO A FARE CAUSA ALLA LEGA
La partita Juventus-Napoli non giocata ieri sera visto che il club azzurro è stato trattenuto dall’Asl, rischia di creare una battaglia legale senza precedenti. Il primo step sarà la notifica, nella giornata di domani, della vittoria a tavolino della Vecchia Signora da parte del giudice sportivo. Chi non si presenta alla partita, così come si legge sul codice di giustizia sportiva, perde la gara e inoltre viene anche decurtato di un punto dalla classifica. E’ prevista l’apertura di un’inchiesta da parte della procura federale. Ovviamente il Napoli non starà a guardare, e come scrive IlNapolista.it, De Laurentiis è pronto a fare ricorso in tutte le sedi possibili, ed ha anche minacciato di fare causa alla Lega Serie A presieduta da Dal Pino. La gara fra Juventus e Napoli è anche uno scontro politico, non soltanto normativo e puramente sportivo, con le istituzioni che avrebbero messo sotto accusa la stessa società campana perchè non sarebbe stata leale nei confronti della Lega. Insomma, la sensazione è che siamo solo all’inizio di una lunga vicenda giudiziaria: vedremo cosa succederà. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
JUVENTUS NAPOLI ANNULLATA: SCONFITTA A TAVOLINO? AGNELLI “ORA SANZIONI DISCIPLINARI”
Juventus-Napoli non si gioca: è stata ufficialmente annullata. A causa della mancata presentazione del club partenopeo, l’arbitro Doveri ha decretato alle 21:45 la non regolarità della partita di stasera. Ora cosa succede? Gli atti vengono trasmessi al Giudice Sportivo, che decreterà la sconfitta a tavolino per 3 a 0 ai danni del Napoli e quindi la vittoria della Juventus. Ma il Napoli riceverà anche un punto di penalizzazione, come riportato da Sportmediaset. A seguire, come si può facilmente prevedere, il ricorso scontato del club partenopeo. Pochi minuti dopo l’annuncio che Juventus-Napoli è annullata per l’assenza della squadra di Gattuso, i giocatori della Juventus hanno lasciato l’Allianz Stadium.
Invece il presidente bianconero Andrea Agnelli è intervenuto in conferenza stampa per ribadire i concetti espressi precedentemente a Sky Sport e aggiungere altre riflessioni. “Le norme sportive sono chiare: se una squadra non si presenta va incontro a delle sanzioni disciplinari. Il Giudice Sportivo si esprimerà domani e scatteranno ulteriori riflessioni in base a quella che sarà la sua decisione”. Interessante la riflessione del responsabile medico bianconero: “L’ASL è tenuta a intervenire quando non viene rispettato il protocollo. Io non conosco la situazione del Napoli, però nel caso in cui non avessimo rispettato qua alla Juventus sarebbe intervenuta l’autorità locale”, ha dichiarato Stefanini. (agg. di Silvana Palazzo)
JUVENTUS NAPOLI NON SI GIOCA: PARLA AGNELLI
“Abbiamo dei protocolli che sono molto chiari”, comincia così l’intervento di Andrea Agnelli a Sky Sport per spiegare la posizione dei bianconeri in merito alla partita Juventus-Napoli che non si gioca. Il presidente bianconero ha ripercorso le indicazioni previste dal protocollo, spiegando che anche in caso di positività ci si può allenare e giocare le partite se si rispettano le norme previste. “È stato svolto un lavoro molto importante. Si sa cosa succede ed è quello che abbiamo fatto. Noi abbiamo richiamato il gruppo squadra e ci siamo isolati per poter giocare la partita”. A proposito del protocollo, Agnelli ha aggiunto: “Il protocollo è stato studiato dalla Federazione con il Governo. La priorità è la tutela della salute pubblica, ma il protocollo ce lo consente”.
Poi ha preso la parola Luca Stefanini, responsabile sanitario della Juventus, che ha commentato la nota del Cts. “Nel momento in cui viene riscontrata una positività, deve crearsi immediatamente la bolla. Noi abbiamo richiamato i calciatori, tecnici, staff medico e chi lavora nel gruppo squadra. Poi vanno eseguiti i tamponi e seguite le procedure. Avendo rispettato tutti i passaggi siamo in grado di poter disputare la partita”. Sul Napoli non si è sbilanciato, ma ha aggiunto: “Io mi sono attenuto strettamente al protocollo”.
Andrea Agnelli ha poi rivelato di aver avuto un contatto con Aurelio De Laurentiis. “Mi ha scritto un messaggio e io gli ho risposto che la Juventus come sempre si attiene ai regolamenti. Il suo messaggio era di rimandare la partita, ma ci sono norme che dicono come comportarci, come in ogni settore. Se non ci atteniamo ai regolamenti, sbagliamo non da sportivi ma da cittadini”. Il presidente della Juventus è consapevole che la situazione è in evoluzione: “A me il protocollo sembra molto ben fatto, ma mi rimetto alle autorità competenti sulla sua valutazione. Se vogliamo portare a termine le manifestazioni sportive, bisogna saper gestire i casi di positività”.
Infine, il presidente della Juventus ha chiarito che, a parti invertite, lui sarebbe partito per disputare la partita contro il Napoli: “Se la Asl è intervenuta è perché c’è stata qualche inosservanza. A mio giudizio non sarebbe intervenuta se tutto il protocollo federale fosse stato osservato. Vittoria a tavolino? Io preferisco sul campo sempre”.
JUVENTUS NAPOLI NON SI GIOCA: LETTERA DE LAURENTIIS
Clima surreale all’Allianz Stadium: tutto pronto per Juventus-Napoli alle 20:45 ma non si gioca. La squadra di Andrea Pirlo è arrivata regolarmente allo stadio, quella di Rino Gattuso invece è rimasta a casa. La Lega di Serie A è stata chiara in tal senso nelle scorse ore: in una nota ha precisato che non ci sono impedimenti per il Napoli e ha citato casistiche simili. Per questo è considerato valido il protocollo Figc. A questo punto il club partenopeo va verso la sconfitta 3 a 0 a tavolino, poi potrà fare ricorso. Nel frattempo, la Juventus ha seguito la solita procedura. Dopo la rifinitura ha comunicato la lista dei convocati, poi è arrivata all’Allianz Stadium e ha comunicato la formazione ufficiale. Aurelio De Laurentiis dal canto suo ha scritto una lettera a Lega Calcio, Figc, arbitri e Juventus per giustificare la decisione di non presentarsi a Torino per la sfida. “Non potevamo partire, la Asl ha preso in considerazione la possibilità della deroga prevista dal protocollo, ma non ci ha dato il via libera, dovete rinviare la partita”, ha scritto in sostanza il presidente del Napoli.
JUVENTUS NAPOLI NON SI GIOCA: INTERVIENE IL CTS
In questi minuti ha preso posizione su Juventus-Napoli anche il Comitato tecnico scientifico (Cts), che ha lavorato al protocollo per il calcio italiano. “A proposito del caso dei calciatori positivi al contagio dal virus Sars-CoV-2, richiama agli obblighi di legge sanciti per il contenimento del contagio dal virus e ribadisce la responsabilità dell’Autorità sanitaria locale competente e, per quanto di competenza, del medico sociale per i calciatori e del medico competente per gli altri”, recita il comunicato ufficiale del Cts. La stessa posizione ha preso Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, che in questi minuti è ospite di Non è l’Arena di Massimo Giletti. “La decisione spetta all’Asl, che fa il contact tracing e individua il rischio e decide se quella persona che ha avuto un contatto stretto se deve stare o meno in quarantena”, ha dichiarato a La7. Il Napoli dal canto suo per il momento resta in silenzio, mentre il patron bianconero Andrea Agnelli a breve potrebbe prendere la parola a Sky Sport per spiegare la posizione della Juventus.