Dopo un anno di discussione tra Pd e M5s, nel Consiglio dei Ministri di ieri il Governo Conte-2 arriva a modificare nettamente il doppio Decreto Sicurezza approvato dall’esecutivo gialloverde a firma Matteo Salvini. Dopo il via libera del CdM viene di fatto confermato tutto l’impianto della bozza del nuovo decreto che “riscrive” le norme più discusse dei due decreti Salvini: si va dalla cancellazione delle multe milionarie per le Ong salva migranti fino al ritorno della protezione umanitaria, cittadinanza italiana in tempi più brevi e anche ripristino dei lavori di utilità sociale. Sono diverse le novità accolte tutt’altro che bene dal leader della Lega: «Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire. A quello che ho letto, li chiamerei ‘decreti clandestini’. Si torna esattamente alla mangiatoia sull’immigrazione clandestina e ai permessi regalati a chiunque cammina per strada e agli sbarchi a migliaia. Non so che cosa abbiano da festeggiare». Per le Ong che violino il divieto di navigazione di fatto spariscono le multe fino a un milione di euro, scendendo da 10mila a 50mila euro: soprattutto vengono rese di nuovo “salve” le operazioni di soccorso comunicate tempestivamente e che non saranno così multate nello sbarco in Italia.
COME CAMBIA IL DECRETO SICUREZZA: LE ALTRE NORME
Il nuovo decreto su immigrazione e sicurezza approvato dal Governo in CdM affronta inoltre il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro: ebbene, alle categorie già preesistenti si aggiungono protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori. In merito alla protezione internazionale degli stranieri, il comunicato stampa del Governo riporta come la normativa vigente (che prescrive l divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura) verrà aggiunta anche con i rischi di trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare (in questo caso si avrà la protezione speciale con permesso di soggiorno). Viene poi integrato un nuovo Sistema di Accoglienza e Integrazione per decisione del Governo: «Le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione». Sul fronte della sicurezza pubblica, viene rafforzato il “Daspo Urbano” rendendo possibile l’applicazione del «divieto di accesso nei locali pubblici anche nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope». Infine, la norma “Willy” – in merito alla morte violenta del giovane Willy Duarte Monteiro a Colleferro – che inasprisce le pene per i soggetti coinvolti in risse urbane (reclusione da 6 mesi a 6 anni).