La reintroduzione dell’obbligo delle mascherine all’aperto in tutta Italia, che con grande probabilità diverrà effettiva entro 24/48 ore, ha fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori. Fra questi anche Massimo Galli, noto infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, che come riportato da Cronachediverona.it ha giudicato l’ordinanza eccessiva. “Mascherine all’aperto? È necessario farlo quando ci sono varie altre persone in vicinanza – le sue parole – ma che uno debba metterla mentre passeggia da solo, o sale in montagna in cordata singola, allora questa è abbastanza un’assurdità che la gente percepisce come ridicola e quindi rifiuta”. Vero è che la curva epidemiologica sta tornando a salire in maniera importante negli ultimi giorni, e ciò impone “inevitabili nuove restrizioni – prosegue Galli – ma bisogna che le regole rispettino una logica. La gente deve avere la mascherina a disposizione quando è all’aperto e metterla nel momento in cui incontra altra gente”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MASCHERINE ALL’APERTO OBBLIGATORIE, L’OMS: “PROVVEDIMENTO OK MA DA SOLO NON BASTA”
Manca solo l’ufficialità ma con grande probabilità da domani/dopodomani, le mascherine all’aperto diverranno obbligatorie. In attesa del nuovo Dpcm (si parla anche della possibilità che la mascherina sia sempre a disposizione anche se non indossata), l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha specificato che le mascherine all’aperto vanno bene, ma che da sole non bastano a sconfiggere il coronavirus. Parlando con l’agenzia Adnkronos un portavoce dell’Oms ha infatti ricordato: “La guida raccomanda di indossare le mascherine negli spazi pubblici in cui è impossibile distanziarsi fisicamente. Ma indipendentemente dal contesto in cui vengono indossate, le mascherine da sole non ci proteggeranno da Covid-19. Fanno parte di un pacchetto completo di misure di prevenzione e controllo delle infezioni che includono l’igiene delle mani, ‘l’etichetta’ per la tosse e gli starnuti e il distanziamento fisico”. E’ fondamentale quindi indossare le mascherine ma anche mantenere il distanziamento, evitare contatti fisici e lavarsi spesso le mani. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MASCHERINE ALL’APERTO OBBLIGATORIE DAL 7 OTTOBRE, BASSETTI “PROVVEDIMENTO SBAGLIATO”
Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore nella giornata di domani, mercoledì 7 ottobre, reintrodurrà fra le tante cose anche l’obbligo delle mascherine all’aperto. Il governo è corso ai ripari e visti gli alti numeri del contagio da coronavirus di questi giorni, ha reintrodotto la restrizione e quindi l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione individuale. Partiamo con il dire che l’obbligo delle mascherine all’aperto varrà per qualsiasi ora e in qualsiasi luogo, indipendentemente quindi se sia mattina, sera o notte, e se stiate camminando da soli, in due o in un gruppo. Il provvedimento era già stato adottato negli scorsi giorni da Campania, Lazio, Sicilia e Basilicata, e da domani riguarderà tutto il territorio nazionale, per il momento, solo fino alla fine del mese, salvo eventuali proroghe. Chi non indosserà le mascherine potrebbe essere punito con una multa salatissima, che potrebbe arrivare fino a tremila euro.
MASCHERINE ALL’APERTO OBBLIGATORIE, ZAMPA: “ECCO LE DEROGHE”
Attenzione alle deroghe, quei luoghi o quelle situazioni dove sarà possibile non indossare le mascherine all’aperto. “Le mascherine – le parole del sottosegretario alla salute, Sandra Zampa, parlando stamane ai microfoni Radio anch’io su Rai Radio 1 – non sono previste quando si è lontano dagli altri, per esempio se va in campagna, in giardino, nel proprio orto, a camminare nei boschi, in spazi desolati, se sì è in bici, in moto e in auto da soli o con i propri congiunti. Se invece si è in luoghi chiusi, in palestra, in auto con gli amici, per strada con persone vicine e all’aperto insieme ad altre persone, allora le mascherine vanno indossate”. Ma c’è già chi storce il naso di fronte all’obbligo delle mascherine all’aperto, come ad esempio il professore Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che attraverso Facebook scrive: “Rendere obbligatoria la mascherina in tutta Italia all’aperto senza alcuna distinzione tra le aree geografiche a più alta e più bassa circolazione endemica è sbagliato. L’uso delle mascherine – ha aggiunto – ha senso solo in luoghi confinati, laddove non sia possibile avere certezza e garanzia del necessario distanziamento fisico oppure all’aria aperta quando non si riesca a mantenere il distanziamento fisico. Si ricommette l’errore fatto con il lockdown: un’unica misura per tutta l’Italia senza tener conto delle differenze regionali e locali”.