«L’Ospedale Fiera a Milano è a disposizione dei tutto il Paese»: l’ex direttore della Protezione Civile Guido Bertolaso, contattato dall’Adnkronos, “apre” in maniera involontaria una polemica che corre sui social nel giorno in cui la Campania (assieme alla Lombardia, ma con molti meno tamponi processati) supera quota 500 contagi e soprattutto mostra possibili “stress” del sistema sanitario regionale. In sostanza, con le problematiche delle terapie intensive in Campania – ancora poche dopo l’emergenza della fase-1 e in vista della seconda ondata – le parole di Bertolaso, ribadite anche dal Governatore Fontana, hanno sollevato forti critiche dei cittadini campani che vedono della “presunzione” della Lombardia con l’ipotesi di ricoveri di cittadini campani presso l’ospedale Covid costruito con fondi privati per forte volontà della Regione Lombardia. «L’ospedale Covid di Fiera Milano è stato realizzato dalla Lombardia come asset strategico per il contenimento di un’eventuale nuova ondata. Se il Governo lo chiede siamo a disposizione del Sistema Sanitario Nazionale e, se necessario, anche per il sostegno ad altre Regioni in difficoltà», ha scritto il Governatore lombardo su Facebook.
BERTOLASO “SI DEVE LAVORARE PER IL BENE COMUNE DEL PAESE”
«Si deve sempre lavorare per il bene comune del Paese e non solo per una realtà locale», ha ribadito ancora Bertolaso all’Adn riferendosi alle possibilità dell’ospedale Fiera Milano e in generale di tutti i nosocomi Covid creatisi durante i primi mesi della pandemia in Italia. I 221 letti di terapia intensiva in atmosfera controllata negativa e filtri assoluti potrebbero essere una importantissima risorsa tanto per i cittadini lombardi quanto per chi ne abbia bisogno nelle prossime settimane di pericolosa e potenziale risalita delle ospedalizzazioni; l’area di Fiera Milano si sviluppa su circa 24mila metri quadrati, ha due sale Tac, due sale Rx, due sale per piccoli interventi chirurgici, due aree triage, due ingressi distinti per ambulanze. Dopo le polemiche sulla carenza di posti in terapia intensiva e dopo gli ultimi report regionali sui contagi, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha provato a smorzare le critiche: «Non vi è alcuna emergenza relativa ai posti letto disponibili, sia di terapia intensiva sia di degenza ordinaria. Se una sola struttura sanitaria esaurisce la disponibilità di degenze (e in tempo utile ha già organizzato l’ampliamento già previsto dei posti), il dato non può essere riferito a una emergenza generale, che non esiste».