Via libera all’aumento delle pensioni di invalidità civile al 100%. Lo annuncia il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in un post condiviso su Facebook. L’Inps ha emanato infatti la circolare applicativa, con cui si compie l’ultimo passaggio, “fondamentale” a detta della ministra, della misura che era stata inserita nel decreto agosto e che prevede l’aumento delle pensioni di invalidità civile al 100%. A chi spetta? I cittadini in condizioni di invalidità totale, e di età pari o superiore a 18 anni, riceveranno l’aumento del proprio assegno mensile, che “grazie a questo importante provvedimento” passerà da 285 euro a circa 650 euro, “considerati i livelli reddituali previsti dalla legge”. Questa somma, spiega Catalfo, è “in linea con i principi di una recente sentenza della Corte costituzionale”. L’adeguamento decorre dal 20 luglio, data da cui sono riconosciuti gli arretrati a tutti coloro che sono beneficiari di questa misura. “’L’Italia compie un altro importante passo avanti in favore dei suoi cittadini più vulnerabili”, ha concluso il ministro del Lavoro.
PENSIONI INVALIDITÀ CIVILE 100%: VIA LIBERA AUMENTO/ INPS, A CHI SPETTA E ARRETRATI
La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo non si è espressa, però, sui tempi. E non lo fa neppure l’Inps nella circolare che annuncia l’aumento. Nella comunicazione di Inpal (Istituto Nazionale per l’Assistenza ai Lavoratori), che è stata pubblicata sul gruppo Facebook “Gruppo Informazioni Inps Bonus” si legge che “con la mensilità di dicembre saranno conguagliati anche gli arretrati”. Non è chiaro però se proprio a dicembre sia previsto il primo riconoscimento dell’aumento della pensione di invalidità civile al 100% o se questo vale solo per gli arretrati. “Nella mattinata del 30 settembre u.s. si è svolta la video conferenza tra Inps e patronati per le indicazioni relative alla circolare Inps 107/2020 (..). L’Inps ha ribadito più volte che l’adeguamento ai 651,51 sarà automatico e non si dovrà presentare domanda. Con la mensilità di dicembre oltre al suddetto adeguamento saranno conguagliati gli importi dovuti dal luglio 2020”.