Quella raccontata da Martina Panini a Tu sì que vales è una storia di pregiudizio e di coraggio e, soprattutto, di rinascita. Martina da piccola era Marco ed era sorda. Per questo ha subito varie violenze sin da piccolissima. Lo racconta al pubblico di Canale 5 e ai giudici dello show: proprio per la sordità “Iniziarono gli anni di bullismo e violenze, mi picchiarono. All’età di 5 anni mi accorgo di non essere nel corpo giusto. Da lì iniziarono altri episodi di bullismo e pregiudizio, le persone mi offendevano perché non capivano.” Martina ammette che c’è stata però una persona che non l’ha mai giudicata e che, anzi, è sempre stata al suo fianco, appoggiandola anche nella decisione di cambiare sesso: la sua nonna.
Martina Panini e il percorso per diventare donna: “Tutto grazie alla mia nonna”
“L’unica che mi capiva era mia nonna, – racconta ancora Martina a Tu sì que vales, per poi precisare – i nonni, loro sono gli unici che possono capire veramente, mentre i genitori spesso non lo capiscono cosa significa nascere in un corpo sbagliato.” E spiega che “Mia nonna mi ha portata a camminare in questo percorso fino al giorno del mio intervento. Mi ha dato la possibilità, aiutandomi anche dal punto di vista economico, di essere felice.” Grazie alla sua nonna, Marco ha avuto il coraggio di affrontare il lungo e difficile percorso che l’ha portata oggi ad essere Martina, una donna felice.