Le parole del ministro Roberto Speranza sulle feste private vietate, con tanto di segnalazione da “spie”, hanno acceso il dibattito sui social network. L’opposizione ha condannato la posizione del titolare della Salute, netta la posizione della Lega: «Pensate se l’avesse detto un esponente di Destra! Prima Speranza dice che gli italiani non hanno bisogno di controlli, confidando nel buon senso, poi si smentisce dicendo che confida sulle segnalazioni… assurdo! Siamo in dittatura?», le parole di Angelo Ciocca. Uno dei commenti più taglienti è certamente quello della giornalista Maria Giovanna Maglie: «Leggete il siparietto qui sotto. Per quanto mi riguarda,caro #Kimdenoantri,un sonoro #pernacchio ti accogliera’». Una vera e propria bufera web, questa la puntura del giornalista Fabrizio Biasin: «E comunque un Paese che invita a contravvenire alla prima regola che ti insegnano da bambino (“chi fa la spia non è figlio di Maria”) è un Paese che ha un problema». (Aggornamento di MB)
SPERANZA: “FESTE VIETATE, ANCHE QUELLE PRIVATE”
“La fase dell’epidemia è cambia. Dopo aver allargato le maglie, ora siamo costretti a restringerle”. Comincia così l’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza a Che tempo che fa su Rai3, al termine della riunione con il Cts. Ha annunciato un cambio di marcia con interventi su alcune aree più a rischio. Ad esempio, ha proposto di inserire nel Dpcm il divieto di feste, anche quelle private. “Proveremo a incidere su alcuni pezzi della vita delle persone che giudichiamo in questo momento non essenziali. Ci sono cose che sono fondamentali e cose che non lo sono”, ha proseguito il ministro. “Abbiamo fatto un investimento enorme sulle scuole per tenere in sicurezza i ragazzi, ma se poi fuori dall’orario scolastico c’è una festa in un’abitazione privata, rischiamo di vanificare gli sforzi che abbiamo fatto per le scuole. Le feste sono una cosa che adesso possiamo evitare, la scuola e il lavoro sono fondamentali”. Allora Fabio Fazio ha fatto notare al ministro che è difficile vietare le feste private, ma Speranza ha tirato dritto: “Oggi per una festa 60 persone sono state messe in quarantena, quindi bisogna alzare l’attenzione”.
FESTE VIETATE? SPERANZA “CI SARANNO CONTROLLI”
Ma il conduttore di Che tempo che fa ha insistito col ministro della Salute: “Ma per essere pratici, come si fa a vietare una festa?”, ha chiesto Fabio Fazio. Allora Roberto Speranza ha replicato: “Intanto quando c’è una norma, una norma va rispettata e gli italiani hanno rispettato di non aver bisogno di carabinieri e poliziotti. Ma chiaramente ci saranno controlli e segnalazioni. E io mi fido molto dei genitori”. Secondo il ministro Speranza basta un Dpcm: “Nel momento in cui si dà una indicazione di natura formale e si pone un divieto, la stragrande maggioranza delle persone seguirà l’indicazione data come avvenuto nei mesi più difficili”. Ma Speranza ha aggiunto che si lavorerà con le forze di sicurezza per verificare che la norma venga rispettata. Quindi se un vicino chiama i carabinieri perché nel condominio c’è una festa in famiglia scattano le multe? Sul piano concreto è difficile immaginare una simile circostanza in posti dove neppure ci sono controlli per strada… “La curva l’abbiamo piegata con la piena consapevolezza delle persone e sono convinto che ci sarà anche rispetto a questa norma. Le feste saranno vietate per tutti, non solo per i giovani”, ha concluso Speranza.