Pochi istanti fa è stato reso noto il bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, martedì 13 ottobre 2020. Da registrare un nuovo aumento di contagiati, anche se c’è da mettere in risalto l’aumento di tamponi processati: +1.080 casi positivi su 17.186 test effettuati. Di questi 1.080 infettati, 104 sono debolmente positivi e 11 sono stati individuati a seguito di test sierologici. La provincia più colpita si conferma quella di Milano con 440 nuovi casi, seguita dalla provincia di Monza e Brianza (180) e da quella di Varese (121). In aumento anche i decessi, +6 rispetto al +3 di ieri, per un bilancio totale di 16.994 vittime di Covid-19. Crescono i pazienti guariti-dimessi, +197 nelle ultime 24 ore, mentre c’è da annotare un importante rialzo di ricoverati: +12 pazienti in terapia intensiva (62) e +83 pazienti negli altri reparti Covid (546). (Aggiornamento di MB)
#Bollettino di #RegioneLombardia con i #dati di #coronavirus di oggi 13 Ottobre 2020 pic.twitter.com/FUaWebt1z8
— ilSussidiario (@ilsussidiario) October 13, 2020
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 12 OTTOBRE
È in vigore da questa mattina il nuovo Dpcm per limitare il più possibile il contagio da coronavirus senza imporre nuovi lockdown e anche la Regione Lombardia, con il Presidente Fontana, ha dato il proprio sì “condizionato” (come spiegato dal Presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini) al pacchetto di norme fissate da Cts e Presidente del Consiglio Conte. L’allarme ospedalizzazioni ancora non è ai livelli di marzo ma è proprio per evitare quei numeri che si pone una stretta su movida, feste e trasporti: il bollettino ieri diffuso dalla Regione Lombardia sottolineava un calo di contagi a fronte di una drastica diminuzione dei tamponi, evento ormai cronico nel weekend, con crescita per fortuna ancora contenuta di ricoveri e terapie intensive. In attesa del nuovo bollettino disponibile come sempre sui canali social di Palazzo Lombardia dalle ore 16.30 in poi, i dati del 12 ottobre consigliano comunque prudenza tanto in Lombardia quanto nel resto del Paese: 646 nuovi positivi (su 113.720 totali da inizio emergenza), di cui 3 morti (16.988 totali), 163 guariti-dimessi (su 83.353), 74 debolmente positivi e 5 a seguito di test sierologici. Al momento in Lombardia, dopo gli ultimi 13.934 tamponi processati tra domenica e lunedì, ci sono 13.379 persone positive al coronavirus: di questi, 50 sono i ricoveri in terapia intensiva (+2), 463 i ricoveri nei reparti Covid (+30) e la maggioranza di asintomatici-paucisintomatici in isolamento fiduciario (12.866 totali).
CORONAVIRUS LOMBARDIA: L’ALLARME A MILANO
È però in alcune zone della Lombardia dove si vivono situazioni di maggior allarme, come ad esempio l’area metropolitana di Milano: il bollettino coronavirus ancora ieri evidenziava su più di 600 nuovi contagi come ben 363 fossero nel Milanese (184 nella sola città). Seguono Varese con 52 nuovi casi, Bergamo 45, Brescia 44, Monza 41, Lecco 34, Como 26, Pavia 31, Lodi 11, Cremona 7, Sondrio 4: «Milano, tra le città lombarde, oggi ha i guai maggiori. Sei mesi fa la metropoli è stata risparmiata da quello che è accaduto a Bergamo. Ma quello scenario riportato qui sarebbe un gravissimo problema sanitario perché allora per curare i malati gravi Covid (a Bergamo, Brescia e Lodi) abbiamo usato tutte le terapie intensive regionali», lancia l’allarme al Corriere della Sera il direttore del dipartimento di rianimazione del Policlinico e coordinatore delle terapie intensive nell’Unità di crisi della Regione Lombardia, Antonio Pesenti. Il problema è il non conoscere l’esatto numero di contagi e infetti, «questi dati non ce li può dare nessuno, nonostante tracciamenti e tamponi – osserva ancora Pesenti – si tratta di stime; le uniche armi efficaci sono preventive: distanziamento sociale e mascherina. Se verranno prese le decisioni giuste siamo ancora in grado di contenere la curva dei contagi»,