Giampiero Ingrassia è tra gli ospiti della nuova puntata di “S’è fatta notte“, il programma di interviste condotto da Maurizio Costanzo e trasmesso lunedì 19 ottobre 2020 in seconda serata su Rai1. L’attore e conduttore, figlio d’arte dell’indimenticabile Ciccio Ingrassia, è pronto a raccontarsi a cuore aperto dalla vita privata a quella professionale. L’attore, come del resto tantissimi altri artisti, doveva partire per la tournée dello spettacolo teatrale “Maurizio IV” prima che scoppiasse la pandemia da Coronavirus. Intervistato dal Corriere della Sera, Ingrassia ha raccontato: “abbiamo perso tutta la tournée, avevamo debuttato, con ampio successo, l’estate scorsa al Napoli Teatro Festival – riprende l’attore – e avevamo programmato il tour nella seconda parte della stagione. Con Gianluca, ci eravamo salutati dicendo: ci vediamo a fine febbraio. Invece siamo rimasti bloccati. Abbiamo perso una trentina di date finora e speriamo di poter realmente riprendere la tournée a maggio. Ma chissà?”. Una situazione davvero difficile per milioni di lavoratori del mondo dello spettacolo che si sono ritrovati improvvisamente senza lavoro.
Giampiero Ingrassia, il ricordo di Manuel Frattini
Del resto una pandemia di natura mondiale era imprevedibile come ha sottolineato lo stesso Giampiero Ingrassia: “se me lo avessero predetto che, da una settimana all’altra, dovevamo tutti chiuderci a casa perché arrivava il Covid-19 , avrei risposto: sì, vabbè, è fantascienza, ci manca l’attacco degli alieni! Invece le paure si sono materializzate”. Il Coronavirus ha stravolte le vite di tutti noi e anche quella di Giampiero Ingrassia che ha raccontato: “lo vivo con molta circospezione: con il pericolo da contagio, ci mancano solo gli zombie. Quando esco la sera di casa a portare la spazzatura, mi guardo intorno: nessuno per strada, solo quelli che fanno la fila davanti ai supermercati. E se ti scappa uno starnuto, ti guardano subito storto e ti senti un untore. Di buono c’è che, stando a casa, leggo, sento musica, cucino, mi rilasso e sto tutto il giorno con mia figlia di 17 anni che studia e fa i compiti. E poi lo smog è diminuito tantissimo, diminuita la criminalità, gli incidenti stradali… Certo, non c’è nessuno in giro in automobile”. Infine il ricordo di un amico e collega Manuel Frattini con cui ha condiviso spesso la scena: “è stato scioccante per tutti. Manuel è rimasto sempre con noi, infatti nella scenografia dello spettacolo, su una mensola del negozio di Mushnik, è presente un Pinocchio di legno”.