È deceduta nella sua casa di Cosenza la presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Avrebbe compiuto soli 52 anni nel prossimo mese di dicembre. Santelli combatteva da tempo contro un cancro rivelatosi alla fine purtroppo fatale.
Jole Santelli ha militato in Forza Italia fin dagli inizi, nel 1994. Era erede di una famiglia di tradizione democristiana, è infatti nipote di Gino Pagliuso, consigliere regionale per la Dc negli anni ’80 e ’90. ma la storia politica di Santelli è stata da sempre legata agli azzurri e alla sua fedeltà a Silvio Berlusconi. Era stata eletta nel gennaio scorso come prima presidente donna della Regione Calabria con oltre il 55% delle preferenze battendo l’imprenditore vibonese Pippo Callipo scelto da un centrosinistra allo sbando.
Di professione avvocato ha collaborato da giovane con lo studio di Cesare Previti. Divenne poi assistente parlamentare di Marcello Pera e sin dal giugno 1996 ha collaborato con l’Ufficio legislativo del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, per poi passare a quello di Montecitorio. Fin dal 2000, inoltre, ha coordinato il Dipartimento giustizia del partito azzurro, mostrandosi sempre una convinta garantista.
Per quattro legislature, 20 anni, è stata eletta parlamentare della Repubblica, una volta, nel 2006, in Emilia Romagna, e per due volte ha ricoperto il ruolo di sottosegretario di governo. La prima volta fu sottosegretario alla Giustizia nel terzo Governo Berlusconi (2001-2006), la seconda sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali nel Governo Letta (2013). Nel 2008, eletta nell’allora Pdl, andò a ricoprire il ruolo di vicecapogruppo alla Camera dei Deputati.
Nella corrente legislatura ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e degli Interni) e di vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia.
Politica appassionata ed impegnata, è stata promotrice di ben 151 progetti di legge ed ha presentato circa 600 atti di indirizzo e controllo, ovvero mozioni, interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno.
Dal gennaio 2014 è stata coordinatrice regionale di Forza Italia. Dal momento in cui ci fu la scissione nel Pdl che fino a quel momento era stato guidato da Giuseppe Scopelliti che poi decise di aderire a Ncd. Preso in mano il partito, ha esercitato il potere con piglio deciso e ferma determinazione, commissariando le federazioni riottose e assorbendo, senza colpo ferire, dimissioni e abbandoni di chi, anche numerosi big e consiglieri regionali, non aderivano al suo verbo.
Inseparabile dai fratelli Mario e Roberto Occhiuto, la Santelli è stata vicesindaco di Cosenza del primo e capolista “a collegi invertiti” con il secondo alle politiche del 2018. Per oltre un anno ha sostenuto la candidatura di Mario governatore, prima di aggiudicarsi la partita dopo il niet della Lega sul primo cittadino del capoluogo bruzio. La sua candidatura a presidente della Regione al posto di Mario Occhiuto provocò qualche evidente tensione con i due fratelli, se non una vera rottura definitiva.
Nella campagna elettorale conclusa con le elezioni regionali di nove mesi fa, il centrodestra ebbe vita facile contro una Pd e un centrosinistra dilaniati dall’esperienza di governo, dalle divisioni interne e dalle inchieste giudiziarie e contro un M5S rivelatosi ancora una volta inconsistente nelle elezioni locali. Il nome di Jole Santelli fu l’unico su cui il centrodestra riuscì a trovare una sufficiente unità per incamerare la cambiale di consenso lasciatagli dagli altri schieramenti e dalle candidature civiche.