È arrivata nella serata di ieri, venerdì 16 ottobre, la nuova ordinanza della Lombardia. La Regione ha disposto nuove regole per bar e ristoranti, oltre a misure per la didattica a distanza. L’ordinanza è in vigore fino a venerdì 6 novembre 2020 e queste sono le principali misure anti-movida: 1. Le attività di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi) sono consentite sino alle ore 24.00; in tali attività dopo le ore 18.00 il consumo di alimenti e bevande è consentito esclusivamente ai tavoli; la misura di cui al presente punto non si applica agli esercizi situati lungo le autostrade e nelle aerostazioni; 2. E’ vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.00. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio; 3. Sono chiusi dalle 18.00 alle 6.00 i distributori automatici cosiddetti “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte e acqua; 4. E’ vietata dalle 18.00 alle 6.00 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche; 5 E’ sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico; 6. I sindaci possono adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure. Clicca qui per leggere l’ordinanza. (Aggiornamento di MB)
COVID, TUTTE LE NUOVE ORDINANZE DELLE REGIONI
È come al solito un’Italia a macchia di leopardo quella che nelle ultime ore sta prendendo le contromisure alla nuova ondata di contagi da Covid-19 al fine di evitare un nuovo lockdown: dopo l’ultimo Dpcm del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha introdotto nuove misure e lasciato facoltà alle Regioni di renderle ancora più restrittive alla bisogna, ecco quale è il quadro al momento, man mano che i vari Governatori regionali emanano le loro ordinanze in base alle diverse situazioni epidemiologiche e il numero di casi positivi.
Partiamo dalla Lombardia dove nelle ultime ore Attilio Fontana ha annunciato di fatto la proroga della precedente ordinanza in vigore e che quindi sarà valida fino al prossimo lunedì 19 ottobre: il governatore lombardo inoltre aveva in programma oggi un incontro con i sindaci di tutte le province regionali per fare il punto della situazione dato che qui si registra ancora il maggior numero di casi di contagio. Nella medesima nota, in cui si conferma che assieme alle regole già in essere si aggiungono quelle contenute nel Dpcm, si vieta pure l’accesso dei parenti e caregiver nelle RSA, salvo autorizzazione del responsabile medico. La situazione resta comunque in evoluzione e lo stesso Fontana ha aggiunto che proprio assieme ai sindaci “verificheremo se con queste nuove regole potremo già dirci soddisfatti senza dover attuale ulteriori interventi restrittivi”.
REGIONE PIEMONTE: STOP VENDITA ALCOLICI E ATTIVITA’ CHIUSE A MEZZANOTTE
Per quanto riguarda il vicino Piemonte è invece di oggi venerdì 16 ottobre la nuova ordinanza anti-Coronavirus (a questo link tutte le ordinanze) firmata dal Governatore Alberto Cirio che ha valore a effetto immediato e fino al prossimo 13 novembre. Nel testo dell’ordinanza si dice di fatto stop alla vendita degli alcolici dopo le ore 21 (escluso ovviamente il servizio di consumazione al tavolo) e viene imposta la chiusura di tutte le attività (negozi e locali) a mezzanotte. Dal 18 ottobre inoltre sarà prevista anche la chiusura notturna di tutte le attività commerciali al dettaglio, ovvero dalla mezzanotte fino alle 5 del mattino successivo, fatta salva però l’attività delle farmacie di turno. Per quanto concerne i ristoranti avranno l’obbligo di aggiornare un registro quotidiano delle presenze e dei contatti di ogni cliente che servono al tavolo, mentre invece le strutture residenziali socio-assistenziali dovranno iscriversi a una piattaforma di monitoraggio Covid-19 ad hoc a caricare con periodicità l’aggiornamento dei dati. Infine fino al prossimo 21 gennaio è stata ripristinata l’unità di crisi h24 e che avrà la centrale a Torino in quel dei Dirmei (Dipartimento Interaziendale Malattie ed Emergenze Infettive).
REGIONE CAMPANIA: TUTTE LE SCUOLE CHIUSE E MISURE PIU’ RESTRITTIVE
Il caso della Campania è al momento quello più controverso dato che di fronte a una crescita dei contagi che rischiava di diventare esponenziale il Governatore Vincenzo De Luca è stato tra i primi a muoversi ma la serrata delle scuole di ogni ordine e grado fino alle università fino al prossimo 3 ottobre ha fatto storcere il naso a molti, compresa la stessa Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: niente lezioni in presenza, stando alla nuova ordinanza firmata e sospese le attività didattiche e di verifica in presenza negli atenei ad eccezione degli studenti del primo anno. Non solo: stop a matrimoni, comunioni, battesimi e altre cerimonie e ovviamente le feste private, dato che potranno parteciparvi solo i parenti dei congiunti. Per i bar e i pub entra in vigore il divieto di asporto dopo le 21, mentre sono state sospese tutte le attività dei circoli ricreativi e ludici; infine stop pure ai cortei funebri mentre negli uffici pubblici l’ingresso sarà scaglionato per cognome. Nelle ultime ore lo stesso De Luca ha precisato che è necessario prendere decisioni forti e quindi ha pure annunciato il “coprifuoco” per il weekend di Halloween: “Chiuderemo tutto alle 22” ha tuonato.
REGIONE VENETO: NESSUNA RESTRIZIONE ALLE ATTIVITA’ E 3 “SCENARI” PER ZAIA
Nella Regione Veneto, invece, al momento la situazione epidemiologica è leggermente migliore rispetto a quella delle altre principali regioni italiane e per questo motivo il Governatore Luca Zaia (a questo link tutti i provvedimenti adottati) ha annunciato, nella consueta conferenza stampa di aggiornamento sull’andamento dei contagi da Covid-19, che vengono prorogate le ordinanze per le attività: nessun aggravamento o ulteriori restrizioni delle misure già poste in essere e che quindi consentiranno di fatto alle attività di rimanere aperte, a differenza di quanto sta accadendo contestualmente in altre regioni d’Italia, pur nel rispetto delle oramai acquisite regole anti-contagio. “Ho chiesto che mi vengano fatti tre scenari: semaforo verde, arancione e rosso per capire quando e come chiudere” ha spiegato ai giornalisti Zaia che poi ha invitato tutti a usare sempre la mascherina (“Ci salva la vita”) e si è detto al momento contrario a un nuovo lockdown nel Paese pur non escludendo del tutto la possibilità (“Ma se serve, sarà doveroso adottarlo”).