Domani il premier Giuseppe Conte annuncerà in conferenza stampa le misure del nuovo Dpcm, ma i lavori sono ancora in corso. La conferma arriva dalle parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, il quale ha annunciato in un video pubblicato su Facebook che domattina è in programma una nuova riunione tra Regioni e Governo. “Anche oggi le regioni hanno lavorato insieme in modo concreto e unitario, ci siamo confrontati con il Governo e torneremo a farlo anche domani mattina”, ha dichiarato il governatore ligure. Inoltre, ha rivelato le due richieste avanzate: “Oggi abbiamo detto al governo innanzitutto due cose: dobbiamo preservare la scuola e chi lavora. Alcune categorie hanno già subito troppi danni e non possono permettersi ulteriori danni”. Domani, invece, alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina verrà ribadito che “la didattica a distanza dovrebbe essere attivata per gli ultimi due anni delle superiori a rotazione, una settimana a scuola e una a casa, oppure due giorni a scuola e due a casa con i ragazzi più grandi”. Le Regioni, spiega Toti, hanno chiesto che bar e ristoranti vengano tutelati e che non si proceda con un’altra stretta. “Noi riteniamo che sia sufficiente il divieto di asporto di alcol e di assembramento davanti ai locali, ma anche questo dev’essere rigorosamente rispettato”. (agg. di Silvana Palazzo)
NUOVO DPCM, DOMANI CONFERENZA STAMPA CONTE
Domani conferenza stampa del premier Giuseppe Conte per annunciare e presentare il nuovo Dpcm. Sono previste comunicazioni ufficiali da parte del presidente del Consiglio sulle nuove misure che in queste ore si stanno definendo per arginare la diffusione del coronavirus nel nostro Paese. In queste ore si sta ancora trattando su alcuni dettagli. Ad esempio, è in corso un braccio di ferro con le Regioni per la chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 22 o alle 23. Si pensa a far cominciare le lezioni alle 11 agli studenti delle scuole superiori e a portare lo smart working al 75%. Fonti di governo, citate dal Corriere della Sera, fanno sapere che non chiuderanno negozi di parrucchiere e centri estetici: questa misura non è sul tavolo della discussione. In parallelo è in corso un confronto con i capidelegazione, Regioni, Enti locali e Cts per ascoltare le voci dei territori e degli esperti. “Le anticipazioni che si stanno rincorrendo in questi giorni e in queste ore sui mezzi di informazione sono da ritenersi fughe in avanti e ipotesi non corrispondenti a verità”, fa sapere Palazzo Chigi.
NUOVO DPCM, SPERANZA CONVOCA CTS ALLE 17
Lavori in corso nel Governo per il nuovo Dpcm, quello che introdurrà nuove restrizioni per arginare la diffusione del contagio di coronavirus. L’obiettivo è arrivare ad una linea univoca su tutto il territorio nazionale prevedendo che nelle regioni dove l’indice di contagio è più alto possano esserci provvedimenti più restrittivi. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato alle 17 una riunione con il Comitato tecnico scientifico (Cts), mentre questa mattina ne ha avuto uno con il coordinatore Agostino Miozzo. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e a capo della Conferenza delle Regioni, invita al massimo raccordo, infatti c’è stato un duro confronto-scontro sul caos tamponi e il ritardo sui territori. L’idea del Governo è di intervenire distinguendo tra attività essenziali e non essenziali perché c’è appunto la necessità di limitare i contagi. Nelle prossime ore sarà più chiara la linea di indirizzo. (agg. di Silvana Palazzo)
NUOVO DPCM, SPERANZA SU SMART WORKING E TRASPORTI
Stretta anti-Covid in arrivo. L’atteso Dpcm potrebbe contenere anche una “mossa netta sullo smart working“, portando la percentuale di persone in lavoro agile “anche al 70-75%“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice con le Regioni. Come riportato dall’Agi, all’ordine del giorno vi è anche l’ipotesi di “fare uno sforzo in più” sulla movida. Speranza ha spiegato: “Capiamo se una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti” sia opportuna “per evitare assembramenti; lavoriamo insieme sui trasporti“. Il ministro ha sottolineato che “ci sono ancora luoghi in cui la mascherina non è utilizzata“, come “gli sport di contatto, ad eccezione dei professionisti che seguono protocolli“, mentre “sugli eventi capiamo insieme dove fissare l’asticella“. Come riportato da La Repubblica, il responsabile della Salute, nel sollecitare la “massima sintonia” fra governo centrale e Regioni, ha rimarcato la necessità di dare priorità a scuola e lavoro, assicurando però sostegno ai settori più colpiti: “Se decidiamo come governo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro“. (agg. di Dario D’Angelo)
NUOVO DPCM: CONTE, “STRATEGIA DIVERSA DA LOCKDOWN”
L’intenzione del Governo è di varare il nuovo Dpcm entro domenica sera, ma il ministro della Salute Roberto Speranza non ha fretta. Secondo quanto rivelato da Repubblica, è orientato a un paio di giorni di riflessione per arrivare ad un intervento deciso anziché optare per un’altra soluzione intermedia. E questa sarebbe la linea del premier Giuseppe Conte. Nelle ultime ore è emersa l’ipotesi del lockdown totale nel fine settimana, anche perché l’alternativa è il divieto di movimento per le attività non essenziali, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, quindi farebbero eccezione solo le attività lavorative o scolastiche. Per quanto riguarda la scuola, si va verso il rafforzamento della didattica a distanza per le superiori, almeno per le ultime tre classi, in alcuni casi alternando le lezioni mattutine a quelle pomeridiane. Per le primarie invece si pensa ad uno scaglionamento degli orari di ingresso. Il nodo riguarda i trasporti: si punta a favorire l’uso di quello privato, da affiancare a quello pubblico per evitare assembramenti. Non verranno toccate le attività commerciali e le fabbriche. Su questo, almeno, il governo è compatto. “Dobbiamo affrontare l’ondata con strategia diversa e nuova, che non prevede più lockdown”, il monito del presidente del Consiglio. (agg. di Silvana Palazzo)
NUOVO DPCM TRA: IPOTESI LOCKDOWN NEI WEEKEND
Importanti aggiornamenti sul nuovo DPCM. Il vertice a Palazzo Chigi tra i capi delegazione ed il premier Giuseppe Conte si è concluso poco dopo le 4 e, come riportano i colleghi di Tg Com 24, il testo potrebbe essere varato tra domenica e lunedì. La crescita esponenziale di casi positivi ha fatto scattare l’allarme e, quattro giorni dopo l’ultimo provvedimento, il Governo è pronto a disporre misure più restrittive. Come già evidenziato più volte negli ultimi giorni, non ci sarà un nuovo lockdown nazionale, ma si va verso un coprifuoco alle ore 22 per tutti i locali. E c’è di più: ipotesi serrata nei weekend con una chiusura pressoché totale. Riflettori accesi sulla stretta sulla movida, dunque, con la possibilità di limitare gli orari nelle regioni con indice di contagio particolarmente alto: da monitorare la chiusura temporanea di palestre, parrucchieri, centri estetici, cinema e teatri. Novità anche per quanto concerne lo sport: dopo il calcetto e gli sport di contatto amatoriali, si va verso la sospensione dello sport di base: scuole calcio e associazioni dilettanti verso lo stop alle attività. (Aggiornamento di MB)
NUOVO DPCM: COPRIFUOCO ALLE 22 E CHIUSURE
Il nuovo dpcm è atteso nel corso delle prossime ore. Il governo giallorosso è al lavoro su un provvedimento che dovrebbe irrigidire le norme in vigore, allo scopo di contenere la diffusione del coronavirus. L’andamento dei contagi preoccupa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che comunque respinge l’ipotesi lockdown. In questo senso l’elaborazione di un nuovo Dpcm, a pochi giorni dall’ultimo, con alcune significative strette. Al vaglio ci sono diverse misure, tra cui il coprifuoco alle ore 22 in tutta Italia, chiusura anticipata dei locali pubblici come ristoranti e pub. Non si tratterebbe di un divieto assoluto di uscire, ma una misura anti-movida. Rischiano molto anche le palestre, oltre alle attività di estetica e della cura della persona, ma anche i cinema e i teatri. In questo caso la chiusura potrebbe essere un’ipotesi da accostare esclusivamente alla Regioni con un alto indice di contagio.
NUOVO DPCM, CTS SPINGE PER DIDATTICA A DISTANZA
Nel nuovo decreto resterebbe fuori la chiusura delle scuole, anche se il comitato tecnico scientifico spingerebbe per la didattica a distanza almeno per quanto concerne le scuole superiori. Entro domani, sabato 17 ottobre, è dunque attesa la firma da parte del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul nuovo Dpcm con effetto immediato. Con l’arrivo del week end il Governo punta a contenere la movida, dato che le misure adottate fino ad ora, con la chiusura dei locali entro le 24, non sono state ritenute sufficienti. Da non considerare, al momento, l’ipotesi lockdown. In questo senso il premier Conte, intervenuto al Limes Festival, ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole: “Il lockdown viene usato da chi non ha mezzi”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. Poi ha annunciato che “l’Unione europea sta finanziando le più importanti ricerche ed è in condizione di potersi garantire varie centinaia di milioni di vaccini”.