Vi ricordate il Portaunca? Avete ancora in mente il Calalabraga? E il Macchezzaino!, l’avevate comprato a suo tempo? Avrete mica finito le scorte di Cerotti al bacon? Peschiamo a caso, e solo per rinfrescarvi la memoria, dal vasto campionario della Ficosecco Srm, avventura imprenditoriale che il patron Cisio, già noto ai nostri lettori perché titolare dell’omonima azienda attiva nel settore dell’helpful-useless (sarebbe, nel linguaggio internazionale dell’e-commerce, l’equivalente del nostro utile-futile) ha lanciato ormai quasi due lustri fa sul mercato italiano e che si sta imponendo nell’intero continente, forte del suo catalogo (una chilata che, come già dicemmo a suo tempo, le Pagine Gialle gli fanno un baffo), di uno stabilimento aperto proprio lo scorso anno in Salcazia e di storage facility sparsi un po’ per tutta l’Europa.
La videochiamata con la quale riusciamo a metterci in contatto con lui ha i toni cordiali che si usano tra vecchi amici.
“So che non capite un c***o di queste cose – esordisce il Cisio con voce affabile – come del resto di molte altre, eppure vi sono grato per la pubblicità che mi avete fatto. Peraltro ben ricompensata da…”.Lo stoppiamo per non annoiare i nostri lettori, probabilmente più interessati alla scoperta di nuove soluzioni inutili ma utili a fare bella figura nei posti che contano. “Scusa Cisio, a confortare quanto appena detto… cosa sono le storage facility?”. “Dei semplici magazzini di stoccaggio, ma volete mettere? Detto così, fa decisamente più fico, anzi, più… Ficosecco!”.
La battuta sempre pronta è una delle sue caratteristiche, quasi un vezzo. “E la dicitura Srm, posposta al nome dell’azienda, cosa significa?”. Sorride, ma non v’è aria di compatimento, nel suo tono di voce. “Nel diritto commerciale italiano la voce non esisteva, i miei legali l’hanno fatta inserire appositamente. Significa Società a Responsabilità Mia: vuol dire che gli sghei li metto io e nessuno può venire a rompermi le balle. Diciamo che mi piace sbagliare, e guadagnare, da solo…”.
Meglio evitare approfondimenti, le nostre menti semplici non sarebbero in grado di cavarne un ragno dal buco. “Cisio! Veniamo al dunque: le novità del catalogo 2020-2021?”. Silenzio… abbiamo forse fatto una domanda impertinente? Nient’affatto: è semplicemente l’imprenditore che ama che la sua risposta sia desiderata. “L’emergenza coronavirus ha imposto una correzione al brand: accanto alla normale produzione Ficosecco si è aggiunta la linea FicosecCovid, che i nostri analisti di marketing, in sinergia con gli advanced analytics (mamma mia che paura!) sono stati costretti a rimodellare sulla scorta di questo complicato periodo”.
E ci racconta dei due filoni che il recente lockdown primaverile ha innestato e che hanno dato la stura a una serie di prodotti non ancora in produzione, ma che – tranquilli – prima di Natale saranno sul mercato. Si tratta della Me With Me Line (dedicata a chi si sente sempre troppo solo) e della What a Big Mess Line (traduzione approssimativa “Che gran casino!”, pensata per coloro che non ne possono più di moglie, pischelli e quant’altro – nel caso specifico, quant’altro è il semplice sinonimo di suocera).
“Per i primi – ci ragguaglia il Cisio – stiamo ultimando The Mirror Room, un’installazione domestica facilmente montabile in tutte le nostre abitazioni: volendo, ci sta anche in un monolocale o in una mansarda. Si tratta di un parallelepipedo in materiale plastico, delle dimensioni di un gabbiotto tipo quelli dove si scattano le foto per la carta d’identità, dotato di 2.048 microschermi, su ciascuno dei quali è possibile digitalizzare filmati, di pochi secondi o di ore, ad esclusiva scelta personale, di un proprio amico/a-parente-conoscente o dell’ormai immancabile congiunto: come recita il cliam di lancio del prodotto, ‘In The Mirror Rooms loneliness sbooms’ (‘Nelle Mirror Room la solitudine fa boom’)”.
Molto interessante, caro Cisio! E… per quanto riguarda la What a Big Mess Line? “I nostri capacissimi tecnici sono al lavoro sulla cosiddetta ‘realtà diminuita’, che in questi tempi di contrasto agli assembramenti ci sembra più adeguata della realtà aumentata. Per ora posso dettagliarvi solo su un paio di prodotti, che – ne sono strasicuro – faranno galoppare vendite e fatturato”.
Addirittura galoppare? “Beh, il primo si chiama Horse Glasses ed è stato pensato per ridurre il campo visivo a pochi centimetri quadri, alla stregua dei nobili equini, quando si ritrovano a trainare un calesse: il risultato è una formidabile astrazione dalla realtà sovraffollata che ci opprime. Soprattutto se si usa la versione insonorizzata, gli Horse Glasses with ear plugs”.Che meraviglia tecnologica sarebbero? “Innovativi tappi nelle orecchie: un robusto kit di batuffoli in cotone idrofilo ad alta densità, ovviamente usa-e-getta per rispettare le norme sull’igiene anti-Covid, ideale per preservare la salute e la tranquillità dei nostri clienti”.
E il secondo nuovo prodotto? “Si chiama Regression: si tratta di un enorme cavallo a dondolo, il cui sincronico movimento a pendolo può indurre, se ben guidato (le istruzioni allegate sono a cura di un’equipe di psicologi guidata dal professor Mimì Mentallurgico dell’Università delle Discipline della Mente della Salcazia), a uno stadio precedente dell’io, a uno stato psichico più ancestrale, a modalità difensive primitive o al ritorno ai primi oggetti relazionali, così che la riattivazione di un’eventuale precedente modalità di funzionamento sia vissuta come rassicurante nei confronti dell’angoscia creata da difficoltà o conflitti pandemici. E fate bene attenzione (il venditore che alberga inside Cisio è sempre all’erta e ben vigile): i primi 100 acquirenti online del nostro Regression verranno omaggiati di tre comode mascherine anti-contagio a forma di briglia! Che aspettate a prenotare sul mio fichissimo sito www.FicosecCovid.fic???”.