Sono parole bellissime quelle che Cesare Bocci dedica a sua moglie Daniela Spada nello studio di Oggi è un altro giorno su Rai 1. Daniela, che ha avuto un ictus dopo la nascita della loro figlia, è una donna fortissima che lui definisce così: “È una roccia con le sue fragilità. Lei è una donna che quando ha capito che la sua storia poteva dare un messaggio, non arrendersi mai, lo ha fatto. Per questo raccontammo in un libro tutto. Quella è stata un’altra sfida che lei ha voluto affrontare.” Poi spiega: “Quello che ci tiene insieme è che siamo tanto diversi ma abbiamo tanto in comune.” Cesare Bocci esprime tutta la sua stima per la donna che da molti anni è al suo fianco: “Bisogna però non essere invadenti e rispettare gli spazi dell’altro”, sottolinea. (Aggiornamento di Anna Montesano)
CHI È LA MOGLIE DI CESARE BOCCI
Daniela Spada e Mia sono la vera ricchezza della vita di Cesare Bocci. La moglie e la figlia dell’attore rappresentano la parte più importante della sua vita, ricca dell’amore che le sue donne riescono a trasmettergli. Daniela Spada è una donna forte e coraggiosa che ha saputo superare un momento molto difficile riprendendosi la vita accanto al marito e alla figlia. L’ictus che ha colpito Daniela mentre allattava sua figlia Mia ha cambiato per sempre la vita di tutti. Con caparbietà e determinazione, però, Daniela e Cesare sono riusciti a superare insieme tutto. Momenti di vita che Cesare Bocci ha deciso di raccontare in un libro, Pesce d’aprile: Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti in cui l’attore ha scoperto anche lati inediti del suo rapporto con la figlia Mia.
DANIELA SPADA E MIA, IL NUOVO RAPPORTO CON CESARE BOCCI
A causa dell’ictus della moglie Daniela, Cesare Bocci si è ritrovato da solo ad occuparsi della figlia Mia. Parlando con la sorella ha così ricordato alcuni momenti di quel periodo. “Parlando con mia sorella, – ha affermato Cesare in un’intervista a Leultime20.it e riportata da Urban Post– ho scoperto che nei primi tempi io rifiutavo qualsiasi contatto che non fosse più che formale con mia figlia. Forse non mi sentivo capace di fare il padre da solo, non saprei, ma so che quando mia sorella me l’ha detto è stata una grande botta e che ammetterlo nel libro è stato molto duro”. Oggi, Daniela, Mia e Bocci sono sempre più uniti e insieme hanno superato “la paura del diverso, della malattia“.