Confermata in Appello la condanna a sei anni di reclusione per Gianni Alemanno. L’ex sindaco di Roma è coinvolto in uno dei filoni dell’inchiesta Mondo di mezzo, l’accusa è di corruzione e finanziamento illecito. Come evidenziato da Tg Com 24, il procuratore generale aveva chiesto una condanna a 3 anni e 6 mesi, riconoscendo solo il reato di corruzione, ma i giudici hanno deciso di confermare la condanna di I grado. Ovviamente non finirà qui: la difesa di Gianni Alemanno è pronta a fare ricorso in Cassazione. Intervenuto ai microfoni dei cronisti, l’avvocato Pietro Pomanti ha negato tutti gli addebiti nei confronti del suo assistito: «Non c’è traccia di alcun pagamento, accredito, linea di finanziamento, che possa ricondurre ad Alemanno qualcuno dei soggetti citati negli atti».
MONDO DI MEZZO, ALEMANNO CONDANNATO A 6 ANNI
Gianni Alemanno si è detto sconcertato per la sentenza d’Appello, evidenziando che questa smentisce anche la decisione della Cassazione secondo cui i coimputati sono stati riconosciuti colpevoli di traffico di influenze: «A questo punto io sono un corrotto ma senza corruttore. Proclamo la mia innocenza come ho fatto sin dal primo giorno. Ricorrerò in Cassazione».
Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, Salvatore Buzzi si è detto esterrefatto per la condanna di Alemanno: «Lo dico da uomo di sinistra, è risaputo che Alemanno sia innocente, lo so io e lo sanno tutti. Tranne i giudici evidentemente. Credo ci sia un disegno preciso dietro. Basti pensare alla richiesta del Pg che era di tre anni e alla fine gliene hanno dati sei». Buzzi ha poi aggiunto: «Ho testimoniato anche in suo favore vedo posizioni di presunti colpevoli archiviate e di innocenti certi condannati. Fa bene Alemanno a ricorrere in Cassazione. E’ inammissibile quanto accaduto».