L’Italia è pronta a varare nuove misure restrittive per arginare l’epidemia, ma la seconda ondata di coronavirus sta colpendo il mondo intero. L’Europa è alle corde e la Francia è tra i Paesi che sta subendo maggiormente il colpo. Ieri sono stati annotati 42 mila nuovi casi positivi: superata quota 1 milione di infettati dall’inizio dell’emergenza sanitaria, raggiunta anche la Spagna. «La seconda ondata è peggiore della prima. Ci sono molti positivi senza saperlo, probabilmente tre volte di più di quelli che tracciamo», le parole di Martin Hirsch, direttore generale degli ospedali di Parigi. E anche Oltralpe si valutano nuove misure restrittive, ma per il momento non si va verso una chiusura totale: «È troppo presto per dire se ricorreremo a lockdown locali, valuteremo ogni settimana l’efficacia delle misure prese», la conferma del presidente Emmanuel Macron.
CORONAVIRUS, NUOVO STATO DI ALLARME IN SPAGNA
12 mila nuovi casi positivi al coronavirus registrati ieri in Germania, che ha deciso di adottare nuove misure nei confronti di chi arriva da Paesi a rischio: parliamo di Polonia, Svizzera, Austria e Svezia, senza dimenticare le undici regioni italiane (Toscana, Lombardia, Sardegna, Valle d’Aosta, Umbria, Piemonte, Veneto, Lazio, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna, più la provincia autonoma di Bolzano). L’emergenza coronavirus prosegue senza sosta anche in Spagna, dove sono stati registrati oltre 3 milioni di infettati, 20 mila solo nella giornata di ieri. Anche in questo caso il Governo è pronto a correre ai ripari: Sanchez è pronto a varare un nuovo stato di allarme, come richiesto da diverse comunità autonome e dal ministro della Salute, Salvador Illa. Il Belgio è tra le nazioni più in difficoltà – 1.100 positivi ogni 100 mila abitanti – mentre in UK bisogna annotare il ritorno al lockdown per Irlanda e Galles. In Inghilterra diverse contee hanno optato per la chiusura di bar, palestre e pub.