Ad attaccare il nuovo Dpcm del Governo non sono solo le opposizioni, ma anche le forze di maggioranza. Al di là di Matteo Renzi, che vorrebbe cambiare il provvedimento, c’è il MoVimento 5 Stelle che lo critica duramente. È quanto emerso dalla chat dei deputati M5s visionata dall’AdnKronos, dove la chiusura alle 18 di bar e ristoranti viene definita “una follia”. Un grillino, la cui identità non viene rilevata, ha scritto: “Siamo dei geni. Sui gruppi di palestre e scuole di danza mi hanno chiesto se fosse vero, pensavano fosse un fake”. Invece una collega ha avvertito: “La situazione è al di fuori di ogni controllo, molte categorie sono sul piede di guerra, e con tutta la comprensione che posso metterci, continuo a non capire determinate scelte”. Il riferimento è al mondo dello spettacolo e dello sport messo in ginocchio: “Perché chiudere i teatri (simbolo di cultura) se rispettavano rigorosamente le norme, e poi magari consentire l’ingresso nelle chiese? Perché le palestre, che garantivano il giusto distanziamento?”.
M5S VS FRANCESCHINI “BONUS VACANZE? SI DIA SVEGLIATA”
Le perplessità dei deputati del MoVimento 5 Stelle sul nuovo Dpcm sono in fondo le stesse che hanno i cittadini italiani. In molti si sono chiesti come mai non si è intervenuti pure sulle chiese: “Un teatro o un cinema non è diverso da una messa dal punto di vista di un virus”, ha aggiunto un deputato. Una parlamentare replica con un’ironia che non farà sicuramente piacere ai musicisti: “Va bene, vorrà dire che avremo a dire ai musicisti di imparare l’Alleluja e farsi assumere dal parroco”. Quel che è certo è che da questa chat, visionata dall’AdnKronos, traspare la tensione all’interno della maggioranza.
In particolare, c’è avversione nei confronti di Dario Franceschini, ministro della Cultura e capo delegazione del Pd al Governo: “È bene che si dia una svegliata. Altro che bonus vacanze. E non dovrà pensare ai Favino&co, ma al mondo del teatro vero e proprio. Agli ultimi”. Allora un altro parlamentare ha ironizzato: “Pensa quando ci chiederanno di votarlo Presidente della Repubblica”.
I DUBBI DEL M5S SUL NUOVO DPCM DI CONTE
Nella chat in questione dei deputati del M5s c’è anche chi si chiede dove si è sbagliato. Un deputato parla di abitudini non cambiate, di poca flessibilità negli orari e di una scarsa organizzazione della sanità territoriale. Ma nel mirino finiscono le Regioni, le opposizioni che boicottano l’app Immuni e “governatori che aizzavano genitori e precari contro Azzolina”. Quindi, suggerisce pragmatismo: “Carichi 2mila euro al mese a chi viene penalizzato, sospendi affitti e bollette, ristori i costi sostenuti per la riapertura”. C’è anche chi critica il premier Giuseppe Conte per aver detto che avrebbe monitorato le palestre, quando avrebbe potuto agire subito.
Qualcuno poi teme per la tenuta sociale del Paese, anche a fronte delle recenti manifestazioni e proteste. “Se mettiamo le restrizioni, le attività produttive devono avere la certezza che entro un paio di settimane avranno un contributo a fondo perduto, altrimenti le sommosse saranno fatte anche dalle persone più buone di questo paese”. Per un’altra deputata il problema non è rappresentato dalle chiusure, ma dal fatto che dovrebbero esserci dati a giustificarle. “Altrimenti la gente si sente presa in giro e si incazza ancora di più”. Il riferimento è ai trasporti, che “restano sovraffollati nelle metropoli”, e ai mancati interventi sul fronte sanitario.