Le parole di Cristiano Ronaldo sul tampone hanno acceso il dibattito anche a livello politico. Dopo le parole del virologo Roberto Burioni, è arrivata la netta presa di posizione di Teresa Bellanova. La titolare dell’Agricoltura, esponente di spicco di Italia Viva, ha scelto Facebook per rispondere alla frecciatina del fuoriclasse della Juventus: «Cristiano Ronaldo dovrebbe riflettere un po’ più a lungo, quando definisce il tampone per il covid “una stronzata”. Chi come lui riveste un ruolo pubblico ed è ammirato da migliaia di fan in tutto il mondo, molti dei quali giovanissimi, dovrebbe rendersi conto dell’enorme carico di responsabilità che si porta dietro, soprattutto in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo». La renziana ha sottolineato che le buone condizioni di salute di CR7 nulla hanno a che fare con la presunta docilità del Covid-19: «L’obbligo di stare in isolamento serve a proteggere gli altri, chi è anziano, chi è più fragile. È una forma di tutela e di rispetto verso la collettività. E, aggiungo, anche verso le migliaia di vittime di questo virus, così come verso chi lotta fra la vita e la morte, ricoverato in ospedale e nelle terapie intensive». (Aggiornamento di MB)
CRISTIANO RONALDO VS TAMPONI, LA REPLICA DI BURIONI
Il commento di Cristiano Ronaldo su Instagram “Il tampone è una stro…”, ha fatto il giro del web e nel contempo, è arrivato anche agli occhi dei virologi e dei medici. Il luminare Roberto Burioni ha replicato all’asso della Juventus attraverso il proprio profilo Twitter, e ironizzando sulle parole del portoghese ha scritto: “Do il benvenuto nella nutrita schiera dei virologi al collega Cristiano Ronaldo. Sarà utilissimo nella prossima partitella contro gli oculisti”. La presa di pozione del bomber lusitano non è piaciuta nemmeno al professor Ascierto, medico dell’ospedale Pascale di Napoli, storico tifoso bianconero, che attraverso i microfoni di Radio Kiss ha spiegato: “Non condivido ciò che ha detto! Ha sbagliato ad utilizzare quelle parole. Il tampone resta l’unico modo, oggi, come test molecolare, in grado di darci l’indice di positività di un soggetto. È una cosa seria, non una cavolata”. Chissà se Cr7 farà un passo indietro, cancellando il commento, o se manterrà la sua linea di pensiero. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CRISTIANO RONALDO “TAMPONE UNA STRON…”. CR7 FURIOSO, JUVENTUS-BARCELLONA SUL DIVANO
Cristiano Ronaldo non ha preso bene, per dire un eufemismo, il fatto di dover saltare il big match di questa sera fra Juventus e Barcellona. CR7 vive per queste partite, come è giusto che sia, e avrebbe voluto incontrare di nuovo Lionel Messi dopo i numerosi duelli senza esclusione di colpi nella Liga. E invece no, Cristiano Ronaldo dovrà “godersi” lo spettacolo dal divano di casa causa coronavirus. L’asso della Vecchia Signora non si è infatti ancora negativizzato, e anche l’ultimo tampone è risultato positivo, di conseguenza dovrà continuare come da protocollo l’isolamento fiduciario. L’ex Real Madrid ha esternato tutto il suo disappunto attraverso la propria pagina Instagram, dove ha pubblicato una foto di se stesso seduto su un divano (con tanto di orologio dal valore inestimabile), con la didascalia “Mi sento bene e in salute”. Poco dopo ha aggiunto: “PCR? St*onzate”, dove per PCR si intende “Proteina C reattiva”, il test anti-coronavirus.
CRISTIANO RONALDO, LA QUERELLE CON SPADAFORA
L’uscita di Cristiano Ronaldo non è stata delle più felici, anche perchè un campione della sua portata dovrebbe dare il buon esempio. Vero anche che il tampone ha creato non pochi grattacapi a gente comune così come ad artisti e a personaggi famosi. Spesso e volentieri, infatti, non ci si riusciva a negativizzare nonostante passassero diversi giorni, e proprio per ovviare a questo problema l’ultimo protocollo firmato dal Comitato Tecnico Scientifico fissa ad un massimo di 21 giorni la quarantena (in casi di non negativizzazione), ovviamente senza sintomi nell’ultimo periodo. Fatto sta che il commento pungente di Cristiano Ronaldo sul tampone ha ottenuto una pioggia di like, confermando la tesi del campione lusitano che aveva espresso tutte le sue perplessità subito dopo il primo tampone positivo. Le sorelle parlarono invece di covid come della “più grande frode mai vista”. Il giocatore era finito anche nel mirino del ministro Spadafora, che lo aveva attaccato per l’uscita dalla “bolla”, che però era stata assolutamente autorizzata.