Santa Elisabetta di Ungheria si celebra come ogni anno oggi 17 novembre. La Santa anche se ha vissuto una vita breve, è riuscita a lasciare dietro di lei una scia di benevolenza e attenzione verso i più bisognosi. Per questo il suo culto si è subito diffuso portando alla creazione di diverse chiese e monasteri in suo onore, non solo in Ungheria e in Germania, ma in tutto il continente. Il giorno della sua morte viene ricordata con una processione in moltissime città, e in particolare a Marburgo, con una Santa messa.
Marburgo è una delle città il cui legame rimane con la Santa è indelebile, dato che è il luogo in cui morì. Una città situata nell’Assia, con una storia che risale all’epoca del Sacro Romano Impero e che può essere precipita camminando lungo le strette via della zona vecchia. Se si guada verso l’alto sarà possibile notare le guglie della cattedrale gotica, costruita agli inizia del 1100 e inoltre le alte mura e le torri del castello che sovrastano la collina su cui si è sviluppata la città. Un luogo da ricordare anche come centro di cultura, grazie alla forte presenza di una delle prime università fondata nel 1547.
Santa Elisabetta di Ungheria, la vita della Beata
Il 17 novembre si ricorda Santa Elisabetta di Ungheria, una donna di sangue reale, che ha vissuto tra i potenti dell’epoca e nelle ricchezze, mentendo sempre l’umiltà e l’attenzione verso la fede e i bisognosi. Nasce nel 1207, figlia del re Andrea D’Ungheria e di Gertrude. Ben presto come da consuetudine dell’epoca, fu stabilito un matrimonio con il principe Ludovico, che venne eseguito quando Santa Elisabetta di Ungheria aveva solo 15 anni. Da quel momento la sua vita è cambiata, dedicandosi all’amore verso la famiglia, il Signore e i poveri. Le testimonianze dell’epoca la descrivono come una donna molto semplice, e al contempo colta, che toglieva la corona ogni volta che entrava in chiesa e disponibile a dare un aiuto ai bisognosi.
In un’epoca in cui la carità cristiana era un mezzo per sopravvivere alle continue guerre dei governanti, Santa Elisabetta aiutò i bisognosi di Ungheria e di Germania dopo una grave carestia, viaggiando tra i villaggi e prodigandosi per la loro sussistenza. La sua storia però la vede in difficoltà quando il marito in viaggio per raggiungere le crociate in oriente, morì improvvisamente ad Otranto. Il trono venne usurpato dal fratello Enrico, ed Elisabetta si trovò da sola e indifesa, cacciata da corte con i 4 figli. Inoltre il cognato emise un proclama in base al quale nessuno avrebbe potuto darle asilo. Per questo Santa Margherita si rifuggirò in una stalla dove morì il 17 novembre del 1231. Nel 1235 fu proclamata Santa, per il suo amore verso la Chiesa, ma soprattutto per la sua attività volta a dare un aiuto ai poveri e ai bisognosi. Infatti basta ricordare che nel 1228 grazie al suo intervento venne costruito un ospedale a Marburgo, inoltre anche quando si trovò in povertà fu sempre vicina ai suoi poveri. Oggi è considerata la protettrice dei panettieri e degli operatori sanitari ed è anche la patrona dell’Ordine Francescano. A Santa Elisabetta di Ungheria vanno le preghiere di tutte le persone bisognose e malate.
Tutti gli altri Santi di oggi
Il 17 novembre oltre a ricordare Santa Elisabetta di Ungheria, si ricordano anche i seguenti Santi e beati: Santi Acisclo e Vittoria; Sant’Antonio Torino; Sant’Eugenio di Firenze; Beato Lupo Sebastiano Hunot; Beato Sisto Locatelli; Beata Salomea da Cracovia.