Torna l’incubo lockdown in Italia. Una nuova stretta è alle porte e, infatti, si ragiona su un nuovo Dpcm da emanare entro il 9 novembre. Gli esperti e il Governo stanno valutando ulteriori misure in attesa di verificare gli effetti dell’ultimo Dpcm. Stando a quanto riportato da la Stampa, non si esclude un’eventuale accelerazione se il quadro epidemiologico dovesse pericolosamente peggiorare. Per ora, secondo quanto emerge da fonti della pubblica amministrazione citate dal quotidiano, la data da segnare sul calendario è quella del 9 novembre. Si discute su un lockdown, ma più morbido di quello varato in primavera, con chiusure diffuse per almeno un mese. Nello scenario che sta valutando il governo, resterebbero aperte solo fabbriche, aziende agricole, negozi che vendono servizi essenziali, come alimentari e farmacie, e scuole materne ed elementari. Il modello, dunque, è quello francese. Di conseguenza, tornerebbe l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti, che sarebbero consentiti solo per lavoro, salute o per fare la spesa.
NUOVO DPCM ENTRO 9 NOVEMBRE: LOCKDOWN IN ARRIVO?
Palazzo Chigi al momento prende tempo. In attesa del nuovo monitoraggio Iss e di valutare gli effetti delle restrizioni recentemente introdotte, spera che possa essere sufficiente favorire delle strette a livello locale, non ostacolando quindi i provvedimenti di sindaci e governatori. Ma la sensazione in seno al governo, riportata da Open, è che un nuovo giro di vite, quindi un lockdown, sia ormai uno scenario ineludibile. La crescita dei contagi ci ha avvicinati al cosiddetto “Scenario 4“, quello più grave delineato nel documento Prevenzione e risposta a Covid-19 dall’Istituto superiore di sanità. «Vediamo se le limitazioni dell’ultimo Dpcm avranno un minimo impatto, altrimenti saremo costretti a prendere misure diverse», ha avvertito ieri Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts). La speranza del premier Giuseppe Conte è di riuscire a salvare il Natale, ma ciò dipende proprio delle prossime misure e dal rispetto delle stesse da parte degli italiani.